Basket A2, Cinciarini-De Andrè, amore a prima vista: «OraSì, un feeling immediato con i tifosi»

Stefano Pece
Nella prima partita casalinga della stagione al Pala de André, l’OraSì ha ottenuto un’altra vittoria superando Latina per 75-66 grazie a una prova consistente da parte di tutto il gruppo. I ragazzi di Lotesoriere hanno dominato i rimbalzi 42-30 e hanno difeso con attenzione. Latina ha avuto il merito di rimanere agganciata nel punteggio per oltre mezz’ora, ma alla fine si è dovuta arrendere di fronte al muro giallorosso: solo 29 punti concessi negli ultimi due quarti. La conferma di Tilghman, la crescita di Sullivan e l’affidabilità dei veterani dell’anno scorso sono le notizie migliori a cui si sommano la buona attitudine dei giovani a sacrificarsi per il bene della squadra e la risposta dei mille del palazzetto. «Giocare finalmente davanti al pubblico e in un palazzetto bello come il De André ci ha caricato moltissimo - spiega capitan Cinciarini -. Penso si sia visto come abbiamo cercato per tutta la partita l’apporto dei tifosi e la nostra voglia di regalargli la prima vittoria casalinga. Il feeling si è creato subito e il colpo d’occhio della tribuna piena è stato notevole, direi che non poteva andare meglio». Cinciarini e compagni sono andati oltre alle difficoltà contingenti poiché nessuno di loro aveva mai calcato il parquet del Pala De André, eccezion fatta per Oxilia e il capitano stesso da avversari. Inoltre la squadra ha avuto l’opportunità di allenarsi nell’impianto di casa soltanto la mattina della domenica: «In effetti giocare al Pala de André per la prima volta è stato un po’ come giocare fuori casa poiché, pur essendo un campo di gioco bello, è molto differente da quello di allenamento. Gli spazi sono ampi, i ferri dei canestri sono duri e il tempo per crearsi dei punti di riferimento è stato molto poco. Fortunatamente - prosegue Cincia - il pubblico ha attutito queste difficoltà perché con il suo sostegno ci ha fatto sentire a casa e ha fatto passare tutto in secondo piano». Il capitano appare molto soddisfatto del gruppo che si è creato e dall’inizio della stagione spende sempre belle parole per i compagni: «Mi piace l’atteggiamento della squadra e sono contento della solidità mentale che sta mostrando. Questa ci permette di resistere ai colpi sferrati dagli avversari senza disunirci. In altre parole siamo un gruppo, si sta insieme e si lotta insieme e questo non può essere che un bene. La dimostrazione è che mandiamo sempre tanti uomini in doppia cifra il che vuol dire che il nostro sistema di gioco coinvolge tutti».
Se proprio deve individuare qualcosa da migliorare Cinciarini punta il dito sulla continuità: «Si può sempre migliorare e noi dobbiamo lavorare sui 40 minuti perché le squadre forti sono quelle che riescono ad avere meno pause possibili e che riescono ad mantenere l’attitudine mentale per tutta la partita. Il nostro inizio è stato buono ma due partite non possono dire molto, pertanto è meglio continuare a lavorare a testa bassa senza adagiarci sugli allori». Domenica l’OraSì sarà di scena a Ferrara, formazione che ha già affrontato in Supercoppa. Allora la squadra estense si è imposta per 95-78 mettendo in difficoltà la difesa ravennate. Ma in quell’occasione mancavano Sullivan e Arnaldo, mentre Gazzotti era uscito per infortunio dopo 15 minuti: «La solidità mentale di cui parlavo ci servirà a Ferrara poiché la partita di Supercoppa ci ha insegnato che improvvisamente può arrivare il parziale che ti spezza le gambe. In quell’occasione è giunto nell’ultimo quarto, ma se rimaniamo concentrati come abbiamo fatto in queste prime due partite, ci sono buone possibilità di fare risultato».
La Top Secret Ferrara in queste settimane è stata falcidiata dagli infortuni, ma Cinciarini non si fida: «Nella mia carriera ho visto spesso che nelle squadre dove ci sono diversi infortunati, quelli che giocano hanno maggiore motivazione. Bisogna quindi prenderli con le pinze poiché si tratta di un derby che si gioca a casa loro».