Baseball A1, Godo in sala d’attesa con tanti buoni propositi: "Piedi per terra, ma saremo più competitivi"

Sandro Camerani
A voler essere ottimisti, i decreti sul virus hanno per ora solo rinviato l’inizio del massimo campionato di baseball, nel senso che lo spostamento di due sole settimane sull’avvio previsto (al momento dal 4 al 18 aprile) potrebbe consentire una partenza tutto sommato regolare e in linea con un meteo che all’epoca dovrebbe permettere di disputare le gare serali senza grossi problemi. Detto questo, a Godo come sempre è stato un inverno non semplice, perché per confermare l’iscrizione al massimo campionato sono proseguiti gli sforzi economici ed i sacrifici di dirigenti e collaboratori che da sempre sono il fiore all’occhiello, assieme al settore giovanile, di una società che si è sempre dimostrata negli anni seria, appassionata e capace di gestire benissimo una situazione per nulla semplice, considerando i problemi di questo sport.

PAROLA DI PRESIDENTE
Tocca, quindi, al presidente del Baseball Godo, Carlo Naldoni, fare il punto, ad un mese dall’inizio previsto, con la consapevolezza che naturalmente è assai probabile un ulteriore rinvio dell’inizio della stagione: «Naturalmente non sono motivatissimo a parlare della stagione di baseball di serie A1 2020 (e anche della serie C) perché sovrastata dalla questione del coronavirus anche per quanto riguarda l’organizzazione del campionato e di conseguenza la possibilità o meno di svolgere gli allenamenti al campo, seppure rigorosamente a porte chiuse e in linea con l’ultimo decreto governativo. Per le squadre di serie A1 sono ammessi previa verifica, da parte dei sanitari della squadra, dello stato di salute dei giocatori stessi, dei tecnici, degli eventuali accompagnatori e dirigenti. A ciò va aggiunta la decisione, non certo disinvolta e presa a cuor leggero, di sospendere allenamenti e competizioni delle giovanili proprio per l’impossibilità di garantire a tutte lo stesso tipo di controlli, sia per quanto riguarda le nostre squadre sia quelle della Franchigia Bizantina (con il Ravenna Baseball, ndr) e la volontà di cercare di convincere, anche da parte nostra, come società le persone a stare a casa per ridurre al minimo le possibilità di contagio».

SUL DIAMANTE
Prima dell’epidemia, comunque, il Baseball Godo era riuscito a completare un mercato che lo vede sulla carta più competitivo rispetto al 2019, soprattutto sul monte di lancio. Il tallone d’Achille potrebbe restare sempre quello della media-battuta, che si spera però di migliorare con i ritorni all’ovile del catcher Marco Sabbatani da Castenaso e Paolo Tanesini, il «re del bunt», da Imola. «Sono ritorni importanti e graditi - spiega Naldoni -, poi dico che decisamente abbiamo rinforzato il monte di lancio che ora è sufficientemente lungo da garantire ricambi, oltre tutto di qualità. Siamo più competitivi, anche per il campionato a 10 squadre, ma rimaniamo con i piedi per terra. Come sempre ci batteremo con la determinazione ed impegno per ottenere il massimo risultato possibile. Purtroppo non riusciremo a fare la preparazione necessaria, comprese le amichevoli programmate già annullate, per via del coronavirus, speriamo che questo non si ripercuota sulle nostre prestazioni».