«Alberi Sparsi», la rete d'imprese "verde" nata fra Forlì, Faenza e Imola
Da Forlì a Imola, passando per Faenza, «Alberi Sparsi» è la nuova rete d’imprese dove il verde è uno stile di vita. Ne fanno parte Marco Verdecchia, 41 anni, vivaista e giardiniere; Stefano Tedioli, 39 anni, arboricoltore; Massimo Montanari, 40 anni, giardiniere; Erika Babini, 42 anni, giardiniere; Alberto Savini, 52 anni, giardiniere; Giacomo Fabbri, 25 anni, arboricoltore.
Costituita da sole imprese di professionisti del verde, si tratta di una vera e propria rete orizzontale che ha permesso a questi imprenditori di fare squadra, accantonando ogni tipo di concorrenza, seguendo invece il principio de «l’unione fa la forza».
«Riunire le frustrazioni in una frustrazione più grande ha reso tutto meno faticoso», ironizza il neopresidente della rete «Alberi Sparsi», Alberto Savini, che poi spiega: «Siamo riusciti ad unire la voglia di lavorare insieme e divertirci, creando al contempo qualcosa di positivo nell'ambito del verde ornamentale, un settore che da noi deve ancora crescere».
Il progetto di rete è l’evoluzione naturale di un rapporto che lega i professionisti già da due anni. «Venerdì 9 febbraio abbiamo firmato qualcosa che in realtà già da due anni esiste ed è il coronamento di un sogno perchè, la realizzazione concreta di una visione che abbiamo avuto e condiviso sin da subito» dicono.
I sei professionisti che si sono legati a doppio filo al marchio di rete «Alberi Sparsi», vengono da territori differenti questo a dimostrazione anche della duttilità di questo strumento introdotto dalla legge 33/2009. Imola, Faenza, Forlì: insomma un’unica azienda che si estende sulla via Emilia e da oggi in grado di proporre gestione, progettazione e realizzazione di servizi di giardinaggio ornamentale sia ad interlocutori pubblici che privati. Arboricoltura, potature e consolidamenti di piante, abbattimenti in «tree climbing», risalita sui fusti tramite corda: queste le caratteristiche principali di un gruppo di lavoro eterogeneo per competenze e caratteri che crede fermamente in un approccio etico al verde.
«Abbiamo approcci innovativi, conoscenze tecniche all'avanguardia e siamo sempre a contatto con tecnici di livello nazionale e mondiale con cui ci confrontiamo continuamente» sottolineano i protagonisti. «Anzi, proprio sul pubblico avremo maggiori possibilità, perchè come rete potremo intercettare appalti che prima ci erano preclusi». Tuttavia non è solo il business l’idea che lega questi professionisti e le relative aziende. «Vogliamo essere attrattivi per i giovani e il nostro modo di lavorare sta già dando i suoi frutti. Riceviamo sempre più contatti, stringiamo sempre più collaborazione. La nostra rete è destinata a crescere - aggiunge il presidente che rivela uno dei sogni che i “retisti” di Alberi Sparsi coltivano con tanta passione -. Vorremmo cambiare una sensibilità del pubblico. Pensiamo ad una scuola di formazione, a corsi, ma anche a giornate tematiche. Ci piace in particolare lavorare con i bambini, partecipare a manifestazioni: sono questi i canali che abbiamo intrapreso per dare vita ad un movimento etico del verde».