La Fondazione LAM (acronimo del nome della fondatrice), è voluta da Loretta Amadori, e costruita grazie consapevolezza che le arti e la cultura siano sempre più un potente motore di sviluppo umano e sociale e alla lunga amicizia con Alberto Masacci, professionista riconosciuto per avere contribuito allo sviluppo della filantropia e del fundraising in Italia e alla realizzazione di centinaia di progetti in ambito sociale, culturale e nelle arti contemporanee.
La Fondazione si radica nel territorio di Cesena, città natale della fondatrice, e opera sul territorio nazionale con un obiettivo chiaro: favorire la diffusione e l'accesso alla conoscenza delle arti contemporanee e sostenere la nuova produzione artistica, con un'attenzione particolare alle giovani generazioni. Proprio con questa consapevolezza, il Sindaco del Comune di Cesena, Enzo Lattuca e l’Assessore alla Cultura Camillo Acerbi affermano: “nel corso di questi anni la città di Cesena è stata interessata da cambiamenti importanti legati ai diversi ambiti del sapere, da quello educativo, e dunque della scuola e dell’istruzione, al più ampio panorama culturale che va arricchendosi gradualmente di nuovi spazi messi a disposizione della collettività e di relativi servizi tesi ad accrescerne la già variegata proposta. In questo florido contesto si colloca l’iniziativa della Fondazione LAM per le Arti Contemporanee, un progetto certamente nelle premesse ambizioso e di ampio respiro che, auspichiamo, possa contribuire a rendere la cultura sempre più viva e presente a Cesena. Ci auguriamo che la nostra città - che ospita una delle biblioteche più prestigiose d’Italia, la Malatestiana, voluta fortemente da Malatesta Novello affinché venisse conservato l’inestimabile patrimonio librario da lasciare in eredità ai cesenati – possa essere terreno fertile per la preziosa iniziativa animata da Loretta Amadori, Alberto Masacci, e da tutti coloro che lavorano alacremente alla realizzazione di questa proposta che punta ad essere un ulteriore riferimento importante, in città, per l’arte, l’inclusione e la partecipazione. La Fondazione LAM, con il suo impegno verso le giovani generazioni e la sua visione aperta e interdisciplinare, crediamo possa contribuire a rafforzare il nostro tessuto culturale, creando uno spazio di incontro e dialogo tra arte, pensiero e comunità. Sono convinto che l’ambito pubblico e quello privato possano lavorare in piena sinergia per assicurare una piena crescita del territorio. L’iniziativa di Loretta Amadori si muove in questo solco e saremo felici di poter collaborare con il suo innovativo e sfidante progetto".
Le attività della Fondazione sono incentrate su progetti di arte pubblica, residenze d'artista e su un public program dedicato ad attività di divulgazione e formazione, tra cui lezioni, incontri e dibattiti sulle arti contemporanee e sulle questioni più urgenti e complesse del nostro tempo e laboratori esperienziali dedicati ai diversi linguaggi artistici.
La presidenza della Fondazione LAM è di Loretta Amadori che, da sempre impegnata in iniziative culturali, afferma: “La Fondazione non ha e non vuole essere una sede espositiva ma una casa studio e residenza, dove invitare e ospitare artisti, pensatori e curatori. Abbiamo immaginato una casa aperta all'incontro e al dialogo tra discipline diverse, con l'obiettivo di portare tutte le forme d'arte negli spazi pubblici. Arti visive e performative, cinema, teatro, musica, editoria d'arte, parlano di noi, del mondo e della nostra vita. Sta a noi cogliere questo dialogo fecondo e farne motore di evoluzione personale e anche collettivo. Noi vorremmo facilitare questo “incontro” con un pubblico esperto e non, rendendolo il più ampio possibile, a partire dalla mia città e da quei territori dove l’arte fatica a trovare spazi idonei o il respiro e l’ascolto giusto.” La Fondazione si inserisce nella costellazione delle Fondazioni italiane che promuovono un nuovo mecenatismo culturale, fondato sulla responsabilità sociale e attente al territorio e alle comunità di riferimento.
"Credo - dichiara Alberto Masacci, Direttore Generale della Fondazione LAM - che oggi la vera urgenza per il Paese sia la cultura. In questo complesso momento storico, a fronte di forti tagli alla spesa pubblica, abbiamo un enorme bisogno di nuovi attori sociali consapevoli del ruolo e dell'importanza dell'investimento nelle arti e nella cultura. La Fondazione LAM, attraverso la produzione e condivisione di conoscenze, desidera generare impatto e cambiamento sociale. Il nostro obiettivo è investire sul futuro, dare il nostro contributo per offrire nuove “occasioni di senso” per le persone, costruire insieme un mondo migliore per le giovani generazioni." La Fondazione LAM conta su una rete di relazioni con il mondo dell'arte, dell’Università e del non profit e vuole contribuire allo sviluppo di partnership per la produzione di progetti nelle arti contemporanee e in ambito culturale.
Per il 2025, la Fondazione LAM ha già in agenda importanti iniziative, tra cui una partnership con Cinemovel Foundation, per la produzione e la promozione, in collaborazione con RAI cinema, di un film documentario, “Allacciate le cinture” con la regia di Tommaso Merighi che segue la proiezione del film “Io Capitano”, insieme agli attori e al regista Matteo Garrone, nei luoghi in cui questa storia ha preso vita, nelle città, paesi e scuole del Senegal. In pochi minuti il regista Tommaso Merighi riesce a far entrare gli spettatori nel vivo del “cinema itinerante”, un viaggio e un dietro le quinte del film di Garrone, premiato alla Mostra del cinema di Venezia con il Leone d'argento alla regia e con il premio al miglior attore protagonista per Seydou Sarr; candidato ai Golden Globe e agli Oscar come miglior titolo straniero. A partire dal 19 marzo il documentario sarà disponibile su RaiPlay, l'uscita anticipa la trasmissione in prima serata su Rai Uno del film di Matteo Garrone, prevista per il 26 marzo. Seguiranno prime nazionali e internazionali nelle sale cinematografiche e progetti per le scuole. Per il mese di ottobre sono in programma un ciclo di incontri gratuiti per avvicinare il pubblico alla conoscenza delle arti contemporanee, ospitati presso la Biblioteca Malatestiana di Cesena, fondata a metà del XV secolo, prima Biblioteca Civica nata in Italia come luogo di trasmissione dei saperi. Inoltre, in autunno, prenderà il via il primo progetto di arte pubblica per la città di Cesena.