Volley Superlega, la Consar di Argenta cerca il riscatto contro Siena: "Sto bene e voglio dare il mio contributo"
Marco Ortolani
Brrrr… che botta! A Padova la Kioene ha bastonato la Consar Ravenna, senza farla mai entrare in partita nemmeno un minuto. L’assetto che dovrebbe essere titolare, provato in settimana e lanciato per la prima volta in terra veneta, ha fallito il suo esordio: Argenta opposto a Saitta, Poglajen e il Granduca Kamil alla mano, Russo e Verhees al centro con Goi libero. Ma la Consar che ha fatto bene in emergenza sembra chiedere altro rodaggio. Dopo un brutto primo set, Graziosi torna all’antico con Kamil opposto, ma il bicchiere si è ormai rotto e non c’è adesivo che regga: gli altri due set sono anche peggiori.
Argenta, all’esordio dal primo minuto, torna in panchina con una battuta vincente e un attacco a segno su quattro tentativi. «Inutile cercare spiegazioni: non ha funzionato niente e non siamo riusciti a fare niente di buono. Ha detto bene il nostro dg Bonitta, dobbiamo resettare e dimenticare immediatamente, tornando subito al lavoro, anche se è Natale».
E’ stata faticosa questa sua attesa di ritorno dopo l’infortunio agli addominali? «Dire che ho sofferto è limitativo - dice il bomber di Verona - io vivo per la pallavolo, mi pongo tanti obiettivi ed è stato difficile seguire la squadra senza poter intervenire. Peraltro la squadra ha fatto bene trovando altre soluzioni per la mia assenza. Ma ora è giunto il momento di dare anche il mio contributo. Sono venuto a Ravenna per questo».
Lo scorso anno Argenta giocava a Modena. Evidentemente si muove fra le piazze storiche del volley: «Sì, a Modena, come qui a Ravenna, c’è un ambiente molto stimolante, con le giuste pressioni su di noi giocatori. Ho imparato tanto dai grandi compagni che avevo lo scorso anno, provando a sfidarli in allenamento per sviluppare il mio carattere e l’agonismo, che sono le cose su cui ho dovuto lavorare molto».
Di Ngapeth cosa ci dice? «Che sono state dette e scritte un sacco di esagerazioni su di lui. Un ragazzo dalla disponibilità, dall’umiltà e dalla generosità eccezionali». A tavola, quando il dietologo non vede, ad Argenta cosa piace concedersi? «Intanto per oggi (siamo alla cena di Natale, ndr) ci può stare un bicchierino di vino. Poi gli spaghetti alla carbonara, ma scrivi solo che mi piacerebbero in teoria! (ride, ndr)». E fuori dal campo? «Ero iscritto a Scienze Politiche, anche se ho momentaneamente abbandonato per mettere tutto l’impegno sul volley. Ma sono appassionato di storia e di politica - conclude Argenta - e mi tengo sempre informato leggendo molto».