Volley Superlega, il "ciclone Rychlicki" è da record per la gioia di Bonitta: "Eccezionale, ma per il futuro vedremo"

Ravenna | 23 Febbraio 2019 Sport
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Marco Ortolani
Che siano 36 punti (come riporta lo scout-man societario) o 34 (come da referto ufficiale di Lega) poco importa: Kamil Rychlicki ha stabilito il nuovo record di marcature per un giocatore di Ravenna dal tempo del ritorno in A1 del 2011. Il fenomenale lussemburghese ha messo a terra 32 dei 55 palloni in attacco (58,1%), 3 li ha sbagliati, 4 gli sono stati murati e 18 rigiocati in vario modo dalla difesa. Per arrivare a 34 bisogna aggiungere due muri (non ha realizzato aces, ma non ci sembra la giornata giusta per farglielo notare…). Il risultato di 36, invece, si raggiunge attribuendo a Kamil due palloni che sono stati difesi in qualche modo dagli avversari, senza che fossero in grado di rigiocare. Per il rilevatore della Lega sono due errori della difesa, per Marco Generali, scout man di Ravenna, sono altri due punti da assegnare al Granduca. Sfumature.
Il record era detenuto da Maurice Torres e Paul Buchegger con 33. Cebulj riuscì a segnare 30 punti, record per schiacciatori-ricevitori. Nell’epoca del cambio-palla il top scorer fu il bulgaro Gavrilov (61), seguito da Fomin (59) e Timmons (55).
Quest’anno, con altre maglie, hanno fatto meglio solo Petkov (Sora) con 37 e due volte il marocchino Al Hachdadi (Vibo) con un 37 e un 36. Il Granduca ha rapidamente scalato le gerarchie del volley mondiale che tributa i propri riconoscimenti a Marco Bonitta, capace di scovarlo in Belgio e di portarlo a Ravenna a luci spente. «Mi sono arrivate alcune telefonate di congratulazioni che sono di rito fra operatori quando qualcuno di noi ha una bella intuizione - commenta il direttore generale ravennate - anch’io ne faccio spesso, ad esempio ho chiamato quelli di Padova per il libero argentino Danani La Fuente, che è davvero molto forte».
«In realtà - prosegue Bonitta - la nostra società deve cercare giocatori non attenzionati dai grandi club. Accadde qualcosa del genere per Buchegger (che giocava ad Isernia in A2, ndr), con Poglajen (che però era già nazionale argentino, ndr) e anche con Orduna che, in uscita da Modena, non aveva molto mercato italiano. Noi di Ravenna non possiamo fare aste con nessuno, ma con i nostri mezzi possiamo dire di aver fatto un buon lavoro». Kamil sta infilando partite straordinarie che stanno portando in salvo Ravenna. E non solo: «Sì, le sue prestazioni sono eccezionali. Domenica in casa contro il Sora abbiamo la possibilità di chiudere il discorso salvezza». C’è stata ambiguità sul suo ruolo, lui ha sempre detto di voler giocare ricevitore: «Lo sappiamo. E la cosa è stata oggetto di molti confronti all’interno della squadra. Inizialmente si è messo a disposizione fuori ruolo, perché Argenta era infortunato. Poi Andrea è rientrato, ma la squadra aveva trovato una sua chimica che era bene non modificare. Ne abbiamo parlato anche con Argenta, che ha capito e accettato, sia pur con dispiacere, la nuova situazione». Possibile che Kamil sia scettico sul ruolo di opposto che gli sta dando così tante soddisfazioni? «Gli opposti di grande livello, in Italia e nel mondo, sono molti. I martelli molti di meno. Kamil, che ha un ottimo bagher, sa che in quel ruolo può essere già pronto per un top team, per vincere». Una scelta di marketing, quindi? «Diciamo di sì». 
Il prossimo anno ce lo porteranno via, come accaduto nella scorsa estate con Buchegger...… «Ma no! Ha un altro anno di contratto», si inalbera il direttore generale. Sicuro sicuro? «Beh, i precedenti non mi confortano molto (il riferimento è a Buchegger, ndr) e in questo mondo non si può essere sicuri di niente», aggiunge Bonitta, facendo capire che chi vorrà il ricciolone dovrà affondare per bene la mano nel portafogli.
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