Ravenna, l'analisi sul turismo dell'ass.Costantini: "A novembre tavoli tecnici"
Se quelle che cantava Fred Bongusto nella celebre canzone degli anni ‘70 erano tre settimane da raccontare, su quelle dello scorso agosto forse sarebbe meglio tacere, almeno per quanto riguarda i lidi ravennati. Nell’ultimo mese dell’estate si è infatti registrato un saldo negativo del 4,9%, con presenze che scendono a -4,3%. A fine agosto il dato complessivo è stato di 322mila turisti (-4,9 percento rispetto allo stesso periodo del 2017) e di 1.977.250 pernottamenti (-2,4), di cui circa un quarto di ospiti stranieri (in calo anch’essi del 2,3 percento). Certo era impensabile tornare ai dati record dello scorso anno, ma è indubbio che sia necessario un cambiamento.Ad esempio, a che punto è il progetto di caratterizzazione dei lidi? Lo abbiamo chiesto all’assessore al Turismo, Giacomo Costantini.
Come valuta questi numeri?
«In realtà a settembre crescono, e comunque siamo in leggero calo rispetto al 2017, ma in crescita rispetto ai dati 2014, 15 e 16. E’ indubbio che si debba lavorare sull’internazionalizzazione del turismo e ‘Destinazione Romagna’ nasce anche per questo. Gli operatori, anche grazie agli stimoli della Regione, dovranno lavorare sulla qualità, che è quello che cercano i turisti quando vengono in Romagna. Chi pensa di lavorare con il cliente fidelizzato da 40 anni, come è stato finora, è destinato ad uscire dal mercato. Servono qualità, competenze e ricambio generazionale. Il 2018, a mio parere, rimane un buon anno che consolida un trend, anche se siamo consapevoli che il binomio spiaggia-pernotto non basta più».
Da tempo si parla di dare una vocazione a ciascun lido, a che punto siamo?
«A novembre organizzeremo tavoli tecnici che verranno comunicati agli imprenditori tramite le associazioni di categoria. Tre tavoli su tre diverse aree: enogastronomia e ambiente, natura e cultura, sport e intrattenimento».
C’è chi critica la debolezza di promozione all’estero, cosa risponde?
«Non solo ci siamo concentrati sulla promozione all’estero, ma abbiamo anche intensificato eductour con Cervia e Comacchio. La promozione c’è, stiamo presenti in tutte le fiere, ma non è tanto quanta pubblicità fai, ma quanto sei capace di intercettare i desideri di viaggio del turista. Sono pochi quelli che vengono perchè hanno visto pubblicità all’estero, ora vanno creati contenuti attraverso blog e siti, utilizzare più canali per essere ricordati al momento dell’acquisto. Le logiche del marketing sono cambiate da una vita, occorre mirare ad un concept forte e su quello costruire la programmazione».