Ravenna, entro marzo alla Darsena inaugura il Brew pub Darsenale, il progetto e le foto

Federica Ferruzzi - L’idea era quella di inaugurare tra novembre e dicembre, ma si sa, presto e bene quasi mai vanno d’accordo. Così la data per aprire i battenti del brew pub (un pub in cui viene servita birra prodotta sul posto, ndr) «Darsenale», in Darsena, è slittata tra fine febbraio ed i primi di marzo, come raccontano i soci - i fratelli Baldini e Fabio Mambelli - che, dalla Tabeerna di via Magazzini Posteriori, si trasferiranno nell’edificio di via D’Alaggio con il nuovo progetto. Con loro, nell’attività, entreranno anche Mirko Miserocchi e Chiara Tramonti. Baldini, come sarà la nuova attività? «Più che un brew pub sarebbe più corretto definirlo un brew restaurant in cui offrire una ristorazione più attenta ed elevata rispetto ai classici pub. La proposta a menù è ancora in fase di definizione, ma punteremo principalmente sulla pizza alla pala che ultimamente sta prendendo piede e che a Ravenna non è ancora molto diffusa. Cucina e pizzeria saranno a vista e siamo in contatto anche con piccoli produttori di eccellenze gastronomiche, locali e non, per offrire prodotti di alta qualità. L’ingresso, in inverno, sarà a lato del condominio Zucchi, mentre d’estate si potrà accedere anche dalle porte affacciate sulla Darsena. All’interno, sulla destra, ci sarà il birrificio con vetrata a vista e dietro sarà visibile l’impianto di produzione. Capiterà anche di vedere all’opera il birraio, cioè io (scherza Baldini, ndr), ma valuteremo successivamente. Uno dei punti principali del locale sarà il bancone, lungo ben 12 metri, dove si potrà anche mangiare; alla spina saranno disponibili principalmente le nostre birre affiancate ad altre produzioni artigianali di birrifici italiani ed esteri, una zona bar per cocktail, distillati e vini. Spalle al bancone seguirà la zona ristorazione, dove sarà previsto anche un grande tavolo conviviale. Non mancherà un angolo salotto, con arredi e divani vintage. Ci sarà inoltre una pedana per qualche piccolo live. Per chi vorrà stare all’aperto verrà allestita una zona esterna con alcuni tavolini: un’area più intima e idealmente più vicina all’acqua. C’è in progetto di costruire un piccolo dehor esterno subito sotto la banchina della Darsena, ad un metro dall’acqua, ma essendo una zona demaniale siamo ancora in fase di valutazione. Organizzeremo dei tour di visita al birrificio, per i clienti interessati e le scuole, e ci renderemo disponibili per piccoli eventi, degustazioni e corsi». Cosa ne sarà del locale Tabeerna? «Io e i miei fratelli subentrammo nella gestione del locale, fondato dal nostro socio Fabio, nel 2015, e pur essendo nascosto, Ravenna ha risposto bene e soprattutto d’estate, nonostante il mare sia a pochi chilometri, c’è stata molta affluenza. Nei mesi scorsi abbiamo già avuto un contatto per non farlo chiudere. Se, come ci auguriamo, le cose andranno bene, la nuova gestione inizierà l’anno prossimo in concomitanza con l’apertura del locale». Pensa che le incertezze sul fondo periferie segneranno la Darsena? «Fortunatamente i rallentamenti del fondo non ci riguardano direttamente e pensiamo che il quartiere abbia un enorme potenziale. Pochi giorni fa eravamo nell’edificio in compagnia dell’arredatrice per la prova delle luci interne, e all’esterno, a parte il lampione fissato davanti all’edificio, il buio era quasi totale. Ci piacerebbe che tutta la banchina avesse un’illuminazione funzionante, è una zona pedonale e spesso vediamo persone fare due passi alla sera, ma senza spingersi molto oltre l’S-Club sia a causa della scarsità di illuminazione che per mancanza di attività. Capisco che sia uno spazio demaniale e che si faccia quello che è possibile, ma a parte l’intervento per la riverniciatura delle bitte di ormeggio non c’è molto altro e qualche servizio in più non guasterebbe. Da parte nostra c’è la volontà di ‘spingere’ e dare nuova vita ad una zona purtroppo dimenticata, ma penso si debba remare tutti nella stessa direzione».