Pace, domenica 10 i ravennati alla Marcia Perugia Assisi: «Camminando ci si 'prende cura' delle sorti del mondo»

Ravenna | 08 Ottobre 2021 Mappamondo
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Fabrizia Montanari

«I care», recita lo slogan della 60° Marcia della Pace Perugia-Assisi che conclude domenica 10 ottobre la serie di eventi organizzati in tutta Italia nella settimana della non-violenza. «Mi interessa», ma anche «Me ne prendo cura» i significati del termine inglese: esserci e avere a cuore i diritti umani e la democrazia sono priorità assolute che richiedono coinvolgimento e partecipazione. Che sul nostro territorio non sono mani mancati e neppure quest’anno, nonostante i limiti forzati imposti dalla pandemia.

«Da Bagnacavallo partiranno due pullman – dice Pietro Tamburini – responsabile Tenda Pace -: abbiamo fatto rete con la Cgil provinciale, l’Anpi e l’Arci e ad oggi (scriviamo il 5 ottobre, nda) ci sono ancora alcuni posti liberi, ma contiamo di arrivare ad un’ottantina di persone, quelle cioè previste dalle nuove regole del distanziamento che impongono, tra l’altro, l’obbligo di controllo di documenti e green-pass alla partenza. Per contribuire ai costi della trasferta, chiediamo un contributo volontario: il suggerimento è di 15 euro. La partenza è prevista alle 5.45 dalla fermata Darsena, il rientro alle 21».

Per quanto riguarda il faentino, le richieste di partecipazione raccolte dai Centri Pace di Forli e Cesena sono complessivamente circa 160 e partiranno quindi quattro pullman. Anche la Camera del Lavoro manfreda insieme alla Cgil provinciale organizzano un pullman con partenza alle 5.30 dal p.le Iemca in via Granarolo (Info 0546/6699611, oppure Bottega Bertaccini 0546/681712). «Ideata dal filosofo della non-violenza Aldo Capitini nel 1961» aggiunge Davide Patuelli presidente del centro don Tonino Bello, organizzatore «storico» dei pullman faentini -: la marcia rappresenta per Faenza il collegamento ideale fra pace civile e religiosa, in quanto Capitini citò allora la bolla papale «Significatum Est» del 1221, pubblicata sull’Osservatore Romano del 1949, importante documento storico in cui si attesta l’impegno per la pace dei francescani di Faenza, oggetto del ciclo di tre incontri «La profezia della povera pace» a partire da stasera (venerdì 8 ore 20.30 chiesa di San Francesco, Faenza) con relatori Pietro Maranesi, cappuccino e Anna Pia Viola, teologa (vedi Settesere 1/10).

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