Calcio C, nel girone di ritorno l'andamento del Ravenna è più lento
Ilja Arcozzi
L’inopinata sconfitta casalinga di sabato scorso per 3-1 contro il Teramo (gol della bandiera di Raffini) ha scoperchiato un calderone oscuro in casa del Ravenna. E’ troppo presto per parlare di crisi, ci mancherebbe, ma i segnali che sono arrivati nella prima metà del girone di ritorno non sono particolarmente confortanti. I problemi che sono deflagrati con grande intensità nei due recenti ko consecutivi contro Salò (3-0) e Teramo, in realtà si erano già palesati in maniera più lieve anche nelle prime sette giornate. Lacune che appaiono ancora più evidenti se si prendono in considerazione le stesse partire del girone di andata.
Tutte le statistiche erano migliori: punti ottenuti, gol segnati e gol subiti. Nei primi nove turni i giallorossi avevano collezionato 12 punti siglando 9 reti ed incassandone sempre 9; dopo un inizio a rilento, i bizantini avevano centrato cinque risultati utili consecutivi tra la quarta e l’ottava giornata. Nel ritorno invece l’undici di Foschi ha portato a casa 9 punti (3 in meno), ha segnato 8 volte e ha subito ben 14 gol (5 in più). Il successo ora manca da quattro fine settimana e la striscia positiva più lunga è durata appena due turni.
C’è un altro dato interessante che riguarda l’attacco del Ravenna: all’andata il tandem Galuppini-Nocciolini aveva messo a segno 6 gol, nel 2019 solo quattro. Le marcature che mancano all’appello le hanno portate in cascina però i centrocampisti: due gol di Papa ed una rete di Esposito.
Proprio questa emorragia difensiva sta spingendo il tecnico Luciano Foschi a pensare ad un eventuale cambio di modulo. La soluzione più probabile dovrebbe essere il passaggio dalla difesa a tre alla linea a quattro. Anche se potrebbe restare qualche dubbio sull’adattabilità degli attuali esterni al nuovo schema difensivo.
Sabato scorso i giallorossi hanno subito una pesante battuta d’arresto al Benelli. Mattatore del match è stato il bomber ospite Infantino, autore di una tripletta. Nella prima frazione di gioco è stato il Teramo a farsi leggermente preferire ed è riuscito a passare in vantaggio nel finale grazie ad una botta imparabile dai 35 metri di Infantino. Ad inizio ripresa s’è verificato un episodio che ha in parte condizionato l’inerzia dell’incontro. Bresciani è stato ammonito per un fallo a centrocampo su Giorgi (molto duro) ma l’arbitro, che è stato accerchiato da un nugolo di giocatori avversari, ha cambiato idea e ha estratto il cartellino rosso, probabilmente giusto ma di fatto a richiesta. I ragazzi di Foschi si sono poi innervositi e disuniti e hanno incassato due gol in fotocopia in contropiede. «Mi prendo la responsabilità di questo risultato negativo - ha ammesso il tecnico - i ragazzi avevano lavorato bene in settimana ed erano determinati a riscattare la partita di Salò; purtroppo gli episodi sia dal punto di vista tecnico che arbitrale non sono stati a nostro favore. Dobbiamo cercare di ritrovarci velocemente, magari abbiamo pensato troppo presto di essere salvi, ma non possiamo rilassarci: la quota salvezza sarà a 44-45 punti».
Il Ravenna mantiene comunque 11 punti di vantaggio sulla zona play-out e ha un margine di 6 lunghezze per restare nei play-off. Insomma, numeri ancora confortanti. Domenica alle 18.30 i giallorossi, privi dell’acciaccato Esposito, saranno di scena sul campo del Renate dell’ex De Sena, che però s’è gravemente infortunato al ginocchio e non sarà della partita. I brianzoli sono quindicesimi e prima del ko dell’ultimo turno erano imbattuti da mesi. Insomma, lo scoglio è davvero impegnativo ma il Ravenna deve reagire.