Basket A2, per Cardillo serve un’OraSì grande con le piccole: «Gara trappola con Piacenza, tutto dipende da noi»
Stefano Pece
Seconda sconfitta consecutiva per l’OraSì, che dimostra ancora una volta di essere in una fascia leggermente inferiore alle prime della classe. In questa stagione, infatti, la formazione romagnola non è mai riuscita a battere alcuna delle prime cinque squadre della classifica e con Treviso ha confermato il trend negativo: 81-64 per i veneti in una partita senza troppa storia. «Treviso ha dimostrato tutta la sua classifica e ha punito ogni errore che abbiamo commesso - commenta Cardillo, uno dei giocatori che ha sofferto di più il confronto coi colossi biancoblu -. Abbiamo sbagliato troppo, soprattutto al tiro (3/24 da 3 punti e 11 tiri liberi mandati sul ferro, ndr) e contro squadre di questo livello non te lo puoi permettere. La prendiamo come una buona lezione per il futuro per non commettere più gli stessi errori».
All’insegna del 2 la prestazione di Cardillo. Due punti realizzati, 2/4 dalla lunetta, 2 stoppate dispensate, 2 rimbalzi raccolti, 2 di valutazione finale. Numeri al di sotto delle medie stagionali dell’ala giallorossa. «Non sono soddisfatto della mia partita - ammette -. Ho giocato al di sotto dei miei standard e non ne sono contento. Ma non è il momento di deprimersi, devo tornare quello di sempre perché adesso c’è bisogno di dare il massimo e dobbiamo farlo tutti».
Domenica 14 aprile alle ore 18 l’OraSì si gioca un possibile match-point in casa con la Bakery Piacenza, ultima in classifica e reduce da 10 sconfitte consecutive. «È una di quelle partite trabocchetto - afferma convinto Cardillo -. Loro verranno qui per giocarsi il tutto e per tutto perché se perdono sono retrocessi, dunque la differenza di classifica conterà molto poco. Tuttavia anche noi abbiamo le nostre motivazioni perché vincendo metteremmo un piede dentro ai play-off».
Forse qualcosa più di un piede, dal momento che se Imola dovesse perdere in casa con Montegranaro e Ferrara fare altrettanto a Roseto, per Ravenna sarebbero play-off matematici già domenica.
«Sarebbe molto bello festeggiare davanti al nostro pubblico - commenta Cardillo -. Tuttavia io preferisco pensare sempre a ciò che dobbiamo fare noi, senza affidarmi agli altri. Nelle ultime giornate si verificano sempre risultati strani: Imola per esempio ha perso due partite che sulla carta avrebbe dovuto vincere e Mantova ha perso in casa con Cento. Quindi sarebbe un errore mettere il proprio destino nelle mani degli altri».
Ma c’è già chi questi calcoli li fa e già si sta guardando chi potrebbe essere l’avversario nei play-off per i giallorossi. In questo momento sarebbe Capo d’Orlando. «Per la verità so soltanto che Capo d’Orlando e Roma sono in cima alla classifica dell’altro girone - spiega l’ala giallorossa -. Non guardo troppo a cosa succede dalle altre parti. In questo momento non si può pensare oltre a quello che accadrà la domenica successiva. Programmare già i play-off senza averli in tasca sarebbe da stupidi. Stiamo lavorando bene, abbiamo la fortuna di essere tutti in forma e veniamo da alcune buone prestazioni nelle quali secondo me abbiamo anche raccolto meno di quello che meritavamo. Questo è tutto. Adesso lavoriamo sperando di raccogliere questi ultimi 4 punti».