Sandro Bassi
Il nucleo degli eventi andrà dal 14 al 29 ottobre, anche se ci sono diverse anteprime, a partire dai percorsi serali di «Passo dopo passo» per venerdì 6 e martedì 10 alle 20.30 (partenza dalla fontana della Piazza), fino ai 30 minuti di «Danza e musica» per domenica 8 (in piazza alle 11) e alle mostre: in biblioteca (dal 13 al 29 ottobre: «Geografie del Romanzo» e «Mappe, Globi e altre Stravaganze», con le sfere del Coronelli, la Carta Rondinini e altri antichi documenti, nella prestigiosa Sala del ’700) e al Mic con la personale di L.Boisi, con inaugurazione venerdì 13 alle 18.30.
Tutto questo è di «Wam! Festival 2017», la rassegna che vede danza, teatro, arte contemporanea e altro ancora uniti per «Ricreare il tessuto urbano attraverso l’arte». Gli organizzatori appartengono a tre associazioni - Menoventi, Iris e In_Ocula - in collaborazione con il Mic.
Il titolo a questa edizione (la quinta) è «Dove sei?», una domanda sempre più ricorrente, ahinoi, per l’odierno abuso dei cellulari, ma che indica anche spaesamento e conseguente voglia di ricerca interiore. «La parola guida è “Mappa” - spiega Consuelo Battiston, tra gli organizzatori - in senso geografico e mentale. Cercheremo di affrontarne il concetto in maniera differente all’interno di ogni lavoro, magari come pretesto per un’indagine sociale più ampia».
La novità di quest’anno è la distribuzione dei vari eventi nel tessuto urbano faentino nel tentativo di diramare il festival anche a luoghi non strettamente deputati allo spettacolo. Ecco quindi anche due visite guidate «itineranti», a cura della Pro Loco Faenza; ed ecco, accanto ai luoghi già citati, anche museo Zauli, Mus.T, teatro Masini, chiesa dei Servi, ex chiesa di San Giuseppe e Casa del Teatro. Il tutto con mostre, conferenze, visite a tema e rappresentazioni di teatro e danza. Wam si inserisce anche in «Selvatico», la rassegna di «foresta pittura natura animale» diffusa tra Cotignola, Bagnacavallo, Fusignano, Forlì, Rimini e, appunto, Faenza, al Mic, con la personale di Lorenza Boisi «In fondo al giardino un volto verde», a cura di Irene Biolchini.
Naturalmente il programma è vasto (wamfestival.com oppure su cartaceo in distribuzione) e per l’immediato, oltre alle anteprime, si segnalano la mostra fotografica di Enrico Fedrigoli presso l’insolita sede del Mus.T (via Zanelli 4, inaugurazione sabato 14 ore 11, apertura limitata ai sabati e alle domeniche, con ristoro di piadina e crescioni sabato 14 alle 19) e «Non io», opera teatrale a cura del collettivo faentino Oi, venerdì 20, alle ore 20, nella ex chiesa di San Giuseppe adiacente Palazzo Esposizioni.
Wam si intreccia anche alla Settimana del Contemporaneo, che vede a Faenza la mostra in corso al Mic («Builders of Tomorrow») e a Ravenna «Il pasto bianco (mosaico di me)» di Silvia Celeste Calcagno alla Biblioteca Classense dal 7 ottobre.