Turismo, l'assessore regionale Corsini: "Stagione promettente, obiettivo 50 milioni di presenze"

Emilia Romagna | 01 Luglio 2017 Cronaca
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Federica Ferruzzi - Bilancio turistico positivo per i primi sei mesi dell'anno, anche se Andrea Corsini, assessore regionale al Turismo dell’Emilia-Romagna, aspetta i numeri ufficiali (che verranno distribuiti a breve) per sbilanciarsi su una stagione che comunque promette molto. In arrivo progetti di promozione legati alla cultura, in grado di spaziare da quello sul cinema, in collaborazione con la cineteca di Bologna, alla mostra del Mar prevista nel 2018.
Corsini, giugno è finito, ci traccia un primo bilancio di stagione?
«I numeri di giugno ancora non ci sono, le rilevazioni arriveranno intorno al 10 luglio, ma dalla mia percezione i dati sono in crescita per diverse ragioni, che vanno dal fattore climatico ai numerosi eventi sparsi. Ad oggi il  primo semestre pare aumentare la crescita che già si era registrata negli ultimi due anni. I tre ponti che si sono susseguiti da aprile hanno coinciso con l'inizio della stagione estiva, dando un buon impulso. In virtù di questo credo che se non insorgeranno elementi sfavorevoli durante l'estate, e la vedo una possibilità remota, dovremmo chiudere la stagione estiva con risultati positivi. Quest’anno abbatteremo il muro di 50 milioni di presenze, record che non raggiungevamo da 15 anni, ma nonostante questo non dobbiamo cullarci sugli allori e  anzi continuiamo a lavorare».
I turisti stranieri stanno tornando?
«Nei primi quattro mesi il dato è molto positivo e registra un incremento di oltre il 10% per quanto riguarda il turismo straniero. In questa percentuale sono compresi i tedeschi, che stanno tornando sulle nostre coste anche se sarà giugno il mese che fungerà da cartina tornasole per la Germania. A fine stagione avremo i numeri del treno Monaco-Rimini, che ferma a anche a Cesena e serve Cervia e Cesenatico: il progetto era stato avviato l'anno scorso, ma quest’anno è stato programmato con adeguata promozione. I numeri, non ancora ufficiali, sono positivi, e ci aspettiamo che l'incremento dalla Germania sia intorno al 4%: considerato che non ci sono voli, sarebbe già un risultato significativo. Il turismo si conferma sempre più il pilastro economico della regione, uno dei tre asset su cui investire insieme alla manifattura e alla cultura».
Luglio sarà un mese importante per la Bolkenstein, qual è lo stato dei lavori?
«Ci auguriamo che arrivi in porto la legge delega: ad oggi il Governo chiede una delega al Parlamento per legiferare e il 30 giugno scadrà il tempo per le osservazioni. Successivamente si andrà prima in Commissione poi in Aula. Se entro luglio la legge venisse approvata alla Camera sarebbe già positivo, poi in autunno si andrà a conclusione dell'iter».
Qual è l’andamento delle città d’arte?
«E’ ottimo: da Rimini - che oggi è competitiva anche sul versate della cultura - fino a Ravenna e  Forlì - con le mostre al San Domenico - per non parlare di Bologna, assistiamo ad una rinnovata stagione per le città d’arte, che tornano a splendere anche durante i mesi estivi. In questo periodo i flussi si dovrebbero spostare più verso la costa o l'appennino, ma il lavoro di promozione di grandi mostre ed eventi sta dando risultati. Per questo mi auguro che il prossimo anno Ravenna ospiti una grande esposizione: in proposito il sindaco mi ha già rassicurato, dicendomi di avere in cantiere una grande mostra per il 2018 che ho suggerito di allestire da febbraio a primavera. Sono convinto che Ravenna, grazie al Mar, possa giocare un ruolo non inferiore a quello di altre città».
Come sta andando il turismo nell’entroterra?
«Le stazioni sciistiche stanno andando bene, nonostante le stagioni invernali siano sempre più corte e calde. In appennino l’offerta va ripensata e incentrata su outdoor e trekking:  per questo insieme ad Apt e ai territori stiamo mettendo a punto un programma per i mesi primaverili ed estivi. Il clima afoso ha favorito la fuga si verso le città, ma anche verso l'appenino, dove ci sono molte seconde case. Anche qui ci sono le condizioni per registrare un anno record. Poi abbiamo zone più attrattive, come il parco delle foreste casentinesi, e i vari parchi che fungono da magneti per il turismo esperenziale».
Quali saranno i prossimi investimenti in termini di promozione?
«Stiamo predisponendo il piano di promozione del 2018 sulla falsa riga degli ultimi due anni per continuare il lavoro fatto. Abbiamo investito sul progetto «Via Emilia-experience the italian lifestyle», che ha l'obiettivo di raccontare le esperienze del territorio, dalla motor valley alla food valley, e sul “prodotto bike”, a cui si guarda con interesse soprattutto da mercati lontani come Canada, Australia e Stati Uniti. Puntiamo anche su grandi eventi estivi sportivi, ma non solo: stiamo infatti lavorando ad un progetto sul cine-turismo insieme alla cineteca di Bologna che dovrebbe essere operativo nel 2018. In proposito stiamo individuando luoghi che richiamino grandi film e registi: dalla Rimini di Fellini alla Ravenna di Antonioni, metteremo a punto un nuovo prodotto da inserire nella nostra programmazione».
E in termini di progettazione?
«Grazie all'Emilia-Romagna, la Conferenza Stato-Regioni ha approvato la legge sui condohotel che mette a disposizione degli albergatori strumenti importanti per la riqualificazione degli alberghi. Uno dei problemi ormai atavici della nostra realtà è infatti rappresentato da un patrimonio immobiliare alberghiero abbastanza vetusto. Penso ad esempio a colonie e ad immobili abbandonati che, qualora ci fossero imprenditori disposti ad investire, tornerebbero a nuovi splendori. Questa legge permette di convertire fino al 40% delle camere in unità immobiliari, che si venderebbero con l'obbligo di far convergere i proventi nella riqualificazione dell’albergo. In questo modo si avrebbero meno camere, ma una maggiore qualità, che è esattamente ciò che serve a noi. Questa soluzione sarebbe ad esempio la risposta all'albergo che si sarebbe voluto costruire a Marina di Ravenna al posto della discoteca Xenos, di cui si parla da anni».
 
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