Sono 37 gli eletti in provincia, la politica attiva secondo gli under 30: 3 giovani consiglieri comunali raccontano obiettivi e ambizion

Emilia Romagna | 08 Aprile 2022 Lab 25
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Jessica Gonelli - «Giovani e politica». Basta cercare queste due parole abbinate su Google e la maggior parte dei risultati le interpreta e le relaziona in negativo; si parla di un legame che non c’è o che deve essere ricostruito e incoraggiato. Ma è davvero così o spesso è anche la tendenza a fare di tutta l’erba un fascio ad estremizzare il problema? Purtroppo è difficile constatarlo con esattezza, ma, che negli ultimi anni ci sia stato tra i giovani un incremento di sensibilità e partecipazione politica è evidente. Nella provincia di Ravenna i consiglieri comunali che hanno meno di 30 anni sono attualmente 37. Lab25 ha intervistato tre di loro, di tre differenti Comuni della provincia, per capire cosa li ha spinti a prendere questa strada e come si stanno destreggiando in un mondo che a volte tende ad arricciare il naso davanti all’intervento dei più giovani.

Le domande
1 - Cosa ti ha spinto a candidarti per la tua città?
2 - Nel consiglio comunale così giovane: quale carica ricopri?
3 - Svolgi altre attività accanto all’impegno politico?
4 - È forse prematuro pensarci ora vista l’età, ma nel futuro ti vedi ancora in politica?

Nicolò Benedetti (Faenza)
1 - «La politica mi ha sempre interessato, pur non essendo mai stato un militante. Seguivo il dibattito locale già da qualche anno prima delle elezioni, per comprenderne le dinamiche, che sono certamente diverse rispetto a quelle della politica nazionale. La proposta di candidarmi è arrivata nell’estate del 2020 dall’attuale vicesindaco di Faenza Andrea Fabbri: dopo un momento di riflessione, ho deciso di cogliere la palla al balzo e mettermi in gioco. E la campagna elettorale, tra agosto e metà settembre 2020, è stata un’esperienza bellissima e molto formativa: ho imparato, così come avviene tuttora, competenze che nemmeno pensavo di dover avere. Mettersi in gioco comporta una serie di sforzi dei quali ti accorgi solamente durante il percorso».
2 - «Nel consiglio comunale sono il secondo più giovane del Pd, prima di me c’è solamente Gionata Amadei, che è un classe 1999. L’età si fa sentire soprattutto nell’esposizione, nel far valere le proprie posizioni, in quei momenti dove l’esperienza politica è fondamentale. Ma questo non vuol dire partire zoppi: siamo inesperti sul come si fa politica ma il nostro apporto personale è dettato da competenze ed esperienze che, seppur giovani, abbiamo maturato. Il ruolo? Sono presidente della commissione seconda, quella per lo sviluppo economico, turismo e marketing territoriale».
3 - «Accanto all’attività politica nel consiglio comunale, sono uno studente di Giurisprudenza a un passo dalla laurea e alle prese col praticantato forense».
4 - «È sicuramente troppo presto. Al momento la politica è una passione. Proseguo con i miei studi, che mi hanno molto aiutato nel comprendere meglio certe dinamiche del mondo politico. Diventare consigliere comunale non ha cambiato nulla nel percorso che mi ero prefissato. Se ci saranno altre possibilità, le valuterò esattamente come ho fatto con l’opportunità di candidarmi come consigliere. La politica resta una passione e… se la passione si trasforma in lavoro, chi direbbe di no?». (testo raccolto da Tomaso Palli)

Giacomo Ercolani (Ravenna)
1 - «Fin da giovanissimo mi sono appassionato ai temi della discussione politica, sia a livello locale che nazionale. Da fuori è facile dibattere, ma io volevo fare qualcosa di concreto per la mia città, quindi mi sono messo in gioco. Devo dire che sono riuscito anche a togliermi qualche soddisfazione, penso ad esempio al piano per le “foto trappole” contro l’abbandono dei rifiuti: è partito da una mia proposta ed è sfociato in un documento frutto della mediazione fra tutte le forze del Consiglio».
2 - «Essere il più giovane consigliere a Ravenna non è facile e fallo dall’opposizione è ancora più difficile. Farsi spazio tra consiglieri di lungo corso e oratori di alto livello è molto complesso, ma grazie al solido appoggio della Lega riesco comunque a portare avanti temi di spessore, dalla sicurezza nelle piallasse alla situazione della sanità, senza tralasciare un’attenzione particolare per tutto il territorio. Sono di base una persona aggregativa e un mediatore: ho fatto quanto possibile per ottenere una maggiore collaborazione tra le forze del centro destra, che uscivano dalla campagna elettorale fortemente frammentate. Uno dei miei obiettivi in questi anni è sicuramente mantenere salda la coalizione Lega-FdI-VivaRavenna».
3 - «Oltre all’attività politica, che occupa una buona parte del mio tempo, sto completando il terzo anno di Economia Aziendale all’Università di Bologna. In queste settimane ho iniziato a preparami per le prove di accesso ai corsi di laurea magistrali e a redigere la tesi».
4 - «Ritengo che la scelta spetti prima di tutto ai cittadini e solo dopo a me. Questo primo mandato sarà infatti un’occasione per gli elettori di farsi un’idea sulle mie capacità. Certo è che l’attività politica limita in molte scelte e richiede molto tempo, per cui non è detto che un domani non sia costretto ad abbandonare questo impegno per privilegiare la mia carriera lavorativa. Se dovesse succedere, metterò sicuramente a disposizione le mie conoscenze e la mia esperienza per supportare un giovane: è fondamentale un rinnovamento giovanile della classe politica». (testo raccolto da Matilde Liuzzi)

Francesco Martelli (Lugo)

1 - «Già alle scuole medie avevo partecipato alla consulta dei ragazzi, un esperimento di organo di rappresentanza degli studenti, ed era stata un’esperienza che mi aveva coinvolto molto; quindi, quando a diciott’anni ho visto l’occasione di candidarmi, l’ho subito colta. È un percorso che ho intrapreso personalmente, non sono stato spinto da altri. Guardandomi intorno, ho notato che la carica di consigliere comunale era quella più alla mia portata. Volevo rappresentare, più che la città di Lugo, proprio i giovani, la nostra fascia d’età. La candidatura mi è stata proposta dal mio partito, la Lega, a cui ero già legato e che mi ha sostenuto. Anche questo per me è stato un motore importante».
2 - «Sono membro della Commissione Bilancio e della Commissione Consiliare di Controllo Attività Società Partecipate, che sorvegliano e guidano l’operato del Comune in questi due ambiti. Le mie competenze principali appartengono all’ambito economico, dove posso rendermi più utile».
3 - «Studio Economia a Bologna. Frequento le lezioni da pendolare, per conciliare lo studio con il lavoro, ma ci tengo alla presenza, anche se ora ci sarebbe la possibilità della Dad. Ho un’azienda agricola. Il mio sport è sempre stato il ciclismo. Naturalmente adesso ho meno tempo da dedicargli, ma resta la mia passione più grande».
4 - «La consigliatura dura cinque anni e scade nel 2024. Io punto a dare il massimo e raggiungere i risultati migliori in questo tempo, al dopo ci penserò poi. Non so se continuerò e se diventerà il mio lavoro. Sul futuro, in generale, sono un ottimista. Se i giovani non lo sono, penso sia un bel problema. Il presente non è certo dei migliori, ma noi dobbiamo essere positivi». (testo raccolto da Anna Balducci)
 
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