Si torna a sperare per il settore dell’Oil&Gas dopo le dichiarazioni del ministro Cingolani

Emilia Romagna | 27 Marzo 2021 Economia
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Elena Nencini
Le ultime dichiarazioni del ministro della Transizione ecologica, Roberto Cingolani, hanno ri-aperto, al momento, la strada per il mondo dell’off shore presentando le linee guida del suo ministero alle Commissioni Ambiente ed Attività produttive di Camera e Senato. Il ministro ha infatti dichiarato: «È intenzione del ministero della Transizione ecologica definire il Pitesai (Piano per la transizione energetica sostenibile delle aree idonee, la mappa delle aree in Italia dove si possono cercare ed estrarre idrocarburi) entro i termini di legge del prossimo 30 settembre». Lunedì 29 in Camera di Commercio a Ravenna si terrà un incontro tra il sindaco Michele De Pascale, il commissario straordinario della Camera di commercio Giorgio Guberti, istituzioni, associazioni di categoria e sindacati per parlare proprio di energia e del piano delle zone estrattive di gas. Ecco alcuni pareri del mondo portuale e dell’off-shore. 

«PRONTI PER UN CONFRONTO»
Franco Nanni, presidente del Roca, ma anche per anni il presidente di Omc, si esprime così: «prendiamo atto con soddisfazione delle parole pronunciate dal ministro per la Transizione ecologica, Roberto Cingolani, in occasione delle audizioni in Parlamento. A renderci abbastanza fiduciosi rispetto al recente passato, è l’impegno del ministro a definire il Pitesai (Piano per la Transizione Energetica Sostenibile delle Aree Idonee all’attività estrattiva) entro i termini di legge del 30 settembre. Eravamo abituati ai suoi predecessori e a dichiarazioni di guerra e a continui rinvii della stesura del provvedimento. Ora abbiamo davanti un impegno preciso del Governo».
Nanni offre la propria disponibilità a eventuali confronti: «Ribadisco la piena disponibilità della nostra associazione a partecipare a tavoli di confronto per portare un contributo frutto di decenni di attività in campo energetico che hanno fatto di Ravenna una ‘capitale dell’energia’».
Inoltre il presidente di Roca si aspetta delle novità per quanto riguarda i tempi per il rilascio di permessi: «un tema su cui, giustamente, si registra una crescente attenzione anche da parte dell’opinione pubblica, oltre che degli investitori privati e della stessa Unione europea, è rappresentato dai tempi del permitting. I tempi, cioè, che intercorrono tra la richiesta di valutazione ambientale di un investimento e il rilascio dei titoli necessari a poter aprire il cantiere. Quindi speriamo che voglia snellire le procedure per sbloccare i permessi e le autorizzazioni. Un tema che assilla le nostre aziende che operano in campo energetico sia nella produzione di gas che nelle fonti rinnovabili».

«BISOGNA LAVORARE SERIAMENTE»
Il sindaco Michele De Pascale ribadisce: «Un mese in più, dopo i danni provocati dal blocco, è poca cosa. L’importante è non trovarsi di fronte a un altro anno di proroga e su questo il Pd era stato chiaro. La mia speranza è che il ministro Cingolani riesca a cambiare radicalmente l’impostazione rispetto a un provvedimento sbagliato, e che si cominci a lavorare seriamente».

«UN APPROCCIO COSTRUTTIVO»
Per Confindustria Romagna sono positive le parole di Cingolani perché  si può pensare ad un approccio costruttivo e a costruire dei piani per il futuro, infatti: «La volontà espressa del ministro Cingolani di definire il Pitesai nei termini previsti rappresenta una prospettiva importante, che speriamo si tramuti in un cambio di passo decisivo per il comparto offshore ravennate.
Rinnoviamo quindi in questa occasione l’auspicio che il nuovo Governo compia definitivamente la scelta strategica di continuità nella produzione nazionale del gas, dando così serenità all’intero polo Oil&Gas ravennate, eccellenza riconosciuta a livello globale e distretto di punta dell’economia italiana». 

«SONO NUOVE SPERANZE»
Per Giannantonio Mingozzi, presidente di Tcr Ravenna le affermazioni di Cingolani sulla stesura del Pitesai: «sono nuove speranze affinchè il contesto energetico nazionale assuma caratteristiche di importanza prioritaria e favorisca la ripresa dei piani di ricerca e della produzione di risorse energetiche naturali patrimonio straordinario del nostro Paese e degli addetti che vi operano».  Inoltre Mingozzi ha sottolineato come sia:«una buona notizia il rinnovo dell’accordo tra Eni e Comune di Ravenna che protrae una collaborazione che dura ormai da 20 anni; con le risorse che Eni mette a disposizione non si interviene solo nel campo della salvaguardia costiera ma anche in materia di politica energetica per contribuire al rafforzamento delle capacità imprenditoriali, pur in un quadro di sostenibilità e di sviluppo economico, ricordando che il rapporto con Eni è fondamentale anche per accrescere la movimentazione portuale, migliorare i servizi e mantenere l’occupazione».
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