Ravenna, Samorè, (ex presid. Tcp): «Un percorso quello delle crociere cominciato nel 2011»

Tiziano Samore, oggi segretario provinciale Confartigianato, all’epoca presidente dal 2013 di Tcp ricorda così quegli anni: «sono entrato proprio nel momento in cui si cominciava a parlare di problemi creati dai fondali, con Gigante vi fu un’esplosione improvvisa, era una novità, una grande opportunità. Tcp, ebbe un sua fase iniziale molto impegnativa, densa di particolare soddisfazione. Arrivai quando era necessario consolidare il percorso, farlo crescere, dargli concretezza e trovare gli equilibri necessari, ma mi impattai subito con il problema dei fondali. Era un pensiero che non lasciava dormire gli operatori crocieristici e non solo. Era complicato sapere se vi erano le condizioni per far approdare una nave, non si poteva certo dirgli di aspettare in rada, era un continuo ed estenuante confronto con l’Autorità portuale. Ho ricoperto quella carica per meno di due anni poiché poi la Camera di Commercio si sfilò dal progetto per questioni regolamentari e poiché non c’erano più i parametri». Tra le scelte che condizionarono quel momento continua Samorè: «Tra le questioni che dovemmo affrontare ci furono anche le prime ordinanze che vietavano a Venezia l’arrivo delle grandi navi, quelle ordinanze bloccarono tutto il sistema crocieristico che attraversava l’Adriatico. La meta infatti era Venezia: se le crociere non arrivavano nella città lagunare non valeva nemmeno la pena di entrare nel nostro mare. Ci furono navi che decisero di venire meno al viaggio». A lavorare già da allora al progetto del Terminal Anna D’Imporzano oggi referente per Rccp: «è il deus machina del nuovo percorso, in quegli anni fu una donna di grande capacità e grande pazienza nel fare arrivare le navi. Oggi sono contento che vi siano le condizioni per portare avanti questo progetto che sarà importante anche dal punto di vista economico e commerciale per la città. Era necessario fare il salto di qualità: non garantire solo i fondali, ma pensare a una stazione marittima cioè quello che si sta facendo adesso».