Crisi Cmc Ravenna, lunedì 18 presidio in piazza del Popolo di sindacati e Legacoop, vertice al Mise mercoledì 20

Emilia Romagna | 15 Luglio 2022 Economia
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L’assemblea delle lavoratrici e dei lavoratori di CMC Ravenna si è riunita venerdì 15 luglio a seguito dell’andamento della trattativa, in corso al Ministero dello sviluppo economico (Mise), che prevede un percorso di salvaguardia dell’occupazione tramite il coinvolgimento di importanti partnership industriali (PAVIMENTAL SPA- ASPI). Vista la fase di stallo della trattativa, l’assemblea dei lavoratori esprime forte preoccupazione - anche in virtù della fase politica nella quale versa il nostro Paese con le dimissioni del presidente del consiglio Mario Draghi - e dichiara lo stato di agitazione permanente.
Le organizzazioni sindacali Feneal Uil, Filca Cisl e Fillea Cgil della provincia di Ravenna, unitamente alla Rsu e all’assemblea dei lavoratori, proclamano al fine di sostenere una risoluzione positiva della vertenza in atto, anche in virtù dell’incontro previsto per il prossimo 20 luglio al Mise, un’iniziativa di presidio per lunedì 18 luglio alle 10 in piazza del Popolo a Ravenna.
I sindacati e i lavoratori di CMC invitano la cittadinanza a partecipare all’iniziativa, promossa al fine di tutelare un’azienda che da 121 anni è presente sul territorio nazionale, che occupa migliaia di lavoratori e che ha tutte le potenzialità per poter garantire un futuro lavorativo ai lavoratori e alle loro famiglie, che ripongono fiducia in una risoluzione positiva dell’attuale situazione. Le organizzazioni sindacali insieme ai lavoratori di CMC chiedono alla politica una soluzione in tempi brevi. I sindacati insieme ai lavoratori si riservano di indire ulteriori iniziative a sostegno della lotta per il lavoro in atto in CMC Ravenna.
 

“La CMC con il suo grande patrimonio di professionalità, di capacità produttiva e industriale, rappresenta una risorsa per Ravenna e per l’Italia che non può andare dispersa!”: lo affermano Giovanni Monti, presidente di Legacoop Emilia-Romagna, e Mario Mazzotti, presidente di Legacoop Romagna che lunedì 18 luglio alle ore 10 saranno in piazza del Popolo a Ravenna dove è stata convocata dai soci e dal Cda della cooperativa la prima di una serie di manifestazioni per chiedere al Prefetto Castrese de Rosa, in qualità di rappresentante del Governo, e al Sindaco Michele de Pascale il massimo impegno per arrivare a una proposta concreta e fattibile.

“Crea grande preoccupazione tra i soci, i lavoratori e le imprese dell’indotto lo stallo nel lavoro avviato da mesi, col diretto supporto dei Ministeri competenti e di Invitalia, per risolvere la crisi attraverso l’individuazione di un partner industriale forte col supporto finanziario di capitale pubblico – ricordano Monti e Mazzotti –. Al tavolo convocato per il 20 luglio dal Mise la CMC ribadirà con forza la necessità di trovare nel giro di pochi giorni una soluzione, ancora possibile, per i 3.800 lavoratori e le 15.000 imprese piccole e medie dell’indotto”.

Lasciare andare CMC alla deriva, oltre agli insopportabili costi sociali che comporterebbe, costerebbe all’erario molto di più di un intervento diretto, basti pensare ai tanti lavori che CMC sta svolgendo in Italia e, in particolare, in Sicilia, che si bloccherebbero e richiederebbero ulteriore finanza per ripartire.

Legacoop Romagna e Legacoop Emilia Romagna confidano nell’impegno fattivo e solidale in questa battaglia delle OOSS e delle Istituzioni, a cominciare da Comune di Ravenna e dalla Regione Emilia-Romagna che sono sempre state vicine alla cooperativa in questi 4 anni difficili dall’avvio della procedura concordataria.

“Chiediamo – concludono Monti e Mazzotti – al Governo di fare per CMC quello che è stato fatto per altre grandi imprese del settore colpite negli anni scorsi da gravissime crisi aziendali. Il Governo deve procedere a una operazione di salvataggio dell’impresa, garantendo i partner industriali che saranno nella partita sulla tenuta finanziaria ed economica dell’operazione”.

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