Alluvione, il viceministro Bignami polemizza sulla richiesta danni della Regione E-R, dura reazione di viale Aldo Moro
"Ad oggi ancora la Regione non ha trasmesso al Governo, benché richiesto, nessun elenco degli interventi da eseguire. Ha chiesto 2,3 miliardi subito, sulla fiducia. Voi vi fidereste di Schlein e compagni? Ps: la cura del territorio colpito era competenza loro". Così il viceministro Galeazzo Bignami su Facebook polemizza sulla richiesta danni della Regione E-R rispetto all'alluvione di metà Maggio scorso.
Reazione molto dura della Regione e del Pd. "Davvero incomprensibile e fuori luogo l'inutile polemica del viceministro Bignami circa la quantificazione dei danni subiti dall'Emilia-Romagna". Così il sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale, Davide Baruffi, che prosegue: "Bignami sa, o dovrebbe sapere, che la ricognizione puntuale dei danni è attivata dal Commissario per l’emergenza così come disposto dall'Ordinanza del Capo del Dipartimento della Protezione civile dello scorso 8 maggio, nei 90 giorni successivi. Tuttavia, per rappresentare al meglio al ministro competente lo stato dell'arte, nell'incontro di giovedì scorso al Tavolo col Governo il presidente Bonaccini ha già prodotto una prima stima, frutto dell'inteso lavoro condotto da sindaci e presidenti di Provincia, Agenzia regionale di Protezione civile e Consorzi di bonifica, associazioni imprenditoriali e professionisti. Un lavoro estremamente importante che ci ha già consentito di presentare da un lato l'ammontare complessivo dei danni subiti dal sistema dell'Emilia-Romagna, dall'altro - in modo ancor più accurato e dettagliato - individuare e quantificare gli interventi urgenti e necessari per mettere in sicurezza i fiumi entro la fine dell'estate, quelli per riparare le infrastrutture che ancora isolano le comunità e impediscono a diverse imprese di operare, quelli per le prime misure di sostegno alle attività economiche. Ed è grazie a questo lavoro che possiamo accogliere la richiesta arrivataci due giorni fa dal Capo del Dipartimento nazionale della Protezione civile, di accelerare ulteriormente i tempi rispetto a quanto previsto dalla sua ordinanza, e procedere già ad una codifica analitica dei circa 6 mila interventi prioritari da realizzare. Piano di interventi che presenteremo già domani pubblicamente: prima in Commissione consiliare e poi alla stampa".