25 novembre, da Ravenna parla Bagnara (Linea Rosa): «Oltre 2000 studenti/esse contattati nelle scuole. 410 le donne supportate»

Emilia Romagna | 23 Novembre 2024 Cronaca
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Elena Nencini
Attiva sul territorio da oltre 33 anni, l’associazione Linea Rosa è il Centro antiviolenza di riferimento a Ravenna, con due sedi distaccate a Russi e Cervia. L’associazione collabora con  i servizi sociali del territorio, le forze dell’ordine, il tribunale, le associazioni di volontariato, altri Centri Antiviolenza e le Case delle donne dell’Emilia-Romagna e del resto d’Italia per aiutare le donne, che subiscono 
violenze fisiche, psicologiche, sessuali ed economiche. Alessandra Bagnara, presidente dell’associazione, traccia un bilancio del 2024.
I dati della violenza a Ravenna, Cervia e Russi
«Da gennaio ad oggi sono 410 le donne che si sono rivolte al nostro centro antiviolenza con un netto aumento rispetto al 2023 dove le donne accolte erano state 392 in totale. La fascia di età maggiormente rappresentata, come negli anni scorsi, è quella che va dai 30 ai 45 anni e rimane stabile il dato che delle donne con figli che si attesta circa sul 65/70%. Anche il dato delle donne straniere conferma la tendenza dello scorso anno che vede circa il 30% delle donne che chiedono aiuto al centro antiviolenza provenire da altri paesi. Nel 2024 nei primi dieci mesi sono state ospitate 44 donne di cui 21 in casa rifugio e 23 in emergenza in struttura ricettiva. I bambini ospitati sono 24. Attualmente le cinque case rifugio sono piene».
E’ cambiata il tipo di violenza (psicologica fisica ecc) o le modalità?
«Le violenze a cui sono sottoposte le donne non sono cambiate forse però, negli ultimi anni, abbiamo imparato a nominarle correttamente. Violenze come quella economica e quella assistita fino a qualche anno fa non rientravano nella rilevazione statistica mentre oggi troviamo anche il cat calling e il ciber bullismo nonché il revenge porn. Imparare a nominare la violenza è sicuramente un passo essenziale per imparare a riconoscerle e per usare un linguaggio condiviso che non lasci spazio a manipolazioni di alcun tipo».
L’importanza del lavoro nelle scuole
«L’impegno in prima linea dell’Associazione nella messa in sicurezza e nei percorsi di uscita dalla violenza delle donne e dei loro figli e figlie, comporta l’obbligo politico di lavorare nella prevenzione della violenza di genere che trova forza negli stereotipi e meccanismi culturali diffusi. Linea Rosa si occupa così di interventi di formazione specializzata presso molteplici settori professionali che entrano in contatto con le tematiche della violenza maschile sulle donne: da quello sanitario, a quello delle forze dell’ordine, alla magistratura, ai servizi sociali e altri. Nello specifico, inoltre, Linea Rosa ha scelto da anni di lavorare con i bambini e le bambine, le adolescenti e gli adolescenti con l’obiettivo di favorirne la crescita, considerando il “genere” come apprendimento necessario, di sé, degli altri e delle altre, della visione del mondo. Convinte che l’educazione al rispetto di sé e la cura delle relazioni tra pari costituiscono le basi sicure per la formazione di nuove generazioni, pronte a costruire una società che promuove una cultura di genere non-sessista è paritaria. L’associazione negli anni ha incontrato migliaia di studenti e studentesse nelle scuole di ogni ordine e grado in uno scambio intergenerazionale, non-giudicante, teso a costruire insieme una presa di coscienza critica sulla propria identità di genere, ri-leggere le loro relazioni tra pari in un’ottica di rispetto e apprezzamento delle differenze. L’anno scolastico 2022-2023 siamo state in 15 classi elementari, 27 di medie e 30 di superiori per un totale di 72 classi e 1458 alunni/e; nell’anno scolastico 2023-2024 sono state 27 le classi delle elementari, 44 delle medie e 38 delle superiori per un totale di 109 classi e 2140 alunni e alunne».
Le convenzioni con Comune e Regione sono in scadenza?
«Il nostro centro antiviolenza opera dal 2000 in convenzione con il Comune di Ravenna. Dapprima si trattava di una assegnazione diretta poi, negli ultimi anni, abbiamo partecipato al bando emesso dal Comune per la gestione del centro antiviolenza e delle case rifugio. Attualmente la convenzione è in scadenza a fine anno e abbiamo già partecipato al bando mettendo al servizio le nostre competenze sviluppate in 33 anni di attività. Per quanto riguarda la Regione Emilia-Romagna partecipiamo periodicamente ai bandi per progettualità legate alla formazione nelle scuole e all’empowerment femminile: grazie ai contributi erogati abbiamo potuto realizzazione progetti innovativi e coinvolgenti».
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