«Gli straordinari risultati di Cac sono dovuti a un mix di attenta gestione, innovazione e giuste scelte strategiche portate avanti nel corso degli anni. La Cooperativa si conferma leader del settore, nonostante il complesso periodo per il settore primario»» ha commentato il presidente di Legacoop Agroalimentare Cristian Maretti, dopo che l’Assemblea dei soci della Cooperativa agricola cesenate ha approvato in diretta streaming domenica 8 il miglior bilancio di sempre: 43,5 milioni di euro di fatturato, 1,4 milioni di euro di utile, 26 milioni di euro di liquidazione agli agricoltori Soci.
Cac, una delle principali realtà internazionali della moltiplicazione sementiera, costituita nel lontano 1948, associa oggi circa 2.000 imprenditori agricoli, distribuiti su sette regioni italiane (molti dei quali in provincia di Ravenna) ed è riconosciuta come prima Organizzazione di Produttori interregionale. L’attività economica di Cac è fortemente orientata all’esportazione in Europa ed Estremo Oriente, in cui realizza il 75% del fatturato.
Il valore della produzione, comprensivo dell’attività OP, è stata pari a 43,5 milioni di euro (+8,9% rispetto al 2020) e consente una liquidazione ai Soci di circa 26 milioni di euro. Il premio qualità riconosciuto agli agricoltori sfiora i 3 milioni di euro, una cifra mai raggiunta.
In un momento difficile per l’occupazione, è importante sottolineare che il Gruppo nel suo complesso ha occupato e continua a occupare 311 addetti, per la maggior parte sul territorio cesenate, per un importo di salari e stipendi che, nel 2021, ha superato gli 11 milioni di euro.
«L’andamento stagionale irregolare è ormai l’unica certezza - spiega il presidente di Cac Giovanni Piersanti - e il 2021 non è stato da meno, con una campagna fra le più siccitose da gennaio a luglio. Nonostante qualche difficoltà per le colture standard seminate in ritardo e senza supporto di irrigazione, le colture biennali e irrigue ne hanno beneficiato. Abbiamo coniugato un’economia basata sulla solidarietà fra i soci produttori con la promozione della qualità, cercando di garantire la giusta remunerazione del lavoro dei soci e di premiare il merito di coloro che hanno raggiunto determinati obiettivi, mantenendoci sempre con i piedi per terra e ancorati al nostro grande patrimonio valoriale».
Buoni i risultati di cipolla, bunching onion, cucurbitacee e cicorie, cavoli e brassiche. Per quanto riguarda la barbabietola da zucchero, il 2021 è stato il primo anno di gestione della moltiplicazione per un cliente importante, con risultati ottimi. Quasi tutte le colture standard hanno avuto rese in linea o superiori alle medie. Le uniche colture con basse performance sono state il pisello, che ha fortemente risentito della siccità primaverile, e il coriandolo.