Uto Ughi, Bahrami e Canino per «Erf Winter»
Una stagione a due facce, con nomi di rango internazionale da un lato e giovani talenti alle prese con repertori inusuali quando non proprio innovativi dall’altra. A sette anni dalla sua nascita, l’encomiabile e più volte ridiscussa stagione musicale faentina di Erf Winter – che nasce dalla collaborazione dell’Emilia Romagna Festival con Comune e Accademia Perduta – giunge a quello che il vicesindaco Massimo Isola definisce un «upgrade decisivo». «Mettere insieme stelle e giovani – spiega il direttore Massimo Mercelli – punta a creare un vortice virtuoso. La cosa che non è mai cambiata nei 7 anni di Erf Winter è l’obiettivo di “educare” il pubblico, anche attraverso i concerti a 1 euro per i ragazzi e gli incontri con le scuole». E in effetti la città non ha avuto per tanti anni una stagione di classica, mentre proprio quest’anno Erf Winter è stata riconosciuta dal Mibact.
La stagione partirà in pompa magna il 12 ottobre, con il bravissimo pianista Andrea Bacchetti ad accompagnare il titano Uto Ughi, che porterà al Masini i suoi gioielli: un Guarneri del Gesù del 1744 e il leggendario Stradivari «Kreutzer» del 1701, per presentare il suo recente disco-tributo ai grandi compositori europei. E non meno atteso è già il concerto successivo, il 5 novembre, con Ramin Bahrami alle prese con le Variazioni Goldberg di Bach. Niente da aggiungere.
Di fatto questi sono i soli appuntamenti nella sala del teatro, poiché la rassegna sarà itinerante come la «In Tempo» della scuola Sarti, che ha contribuito alla stesura del cartellone. Il 15 novembre al Ridotto del Masini l’affermata pianista Ilia Kim insieme al grande musicologo Piero Rattalino intraprenderà un percorso musicale sul genio di Debussy seguendo le scansioni della storia dell’arte da lui influenzata, mentre il 2 dicembre al Mic l’ensemble d’archi della sarti omaggerà Paolo Alberghi – storico compositore faentino – eseguendo una sua composizione perduta e recuperata da Marco Farolfi. Nasce in seno alla città anche il cocnerto del 5 dicembre, a San Francesco, dove l’orchestra Corelli e il coro Euridice omaggeranno padre Albino Varotti. In programma il concerto di Natale, il 13 dicembre a Sant’Ippolito, con la Camerata Accademica in brani di Haendel e Purcell, ingresso a offerta libera pro restauro del Bassetto Manfredo, rarissimo esemplare di minuto contrabbasso antico conservato alla Manfrediana. Il 15 gennaio al Ridotto il piano del Duo Petrouchka incontrerà la danza di Valentina Caggio su musiche di Gershwin, Debussy e Satie, mentre il 2 febbraio toccherà al venerabile Bruno Canino incontrare il violino della giovane Ksenia Dubrovskaya. L’11 marzo sempre al Ridotto il pianista Francesco Prode e l’attrice Diana Hobel racconteranno l’amore per Beethoven, Wagner, Liszt, Schumann e Mozart e il 30 marzo chiuderà la rassegna il pianista emergente Lorenzo Meo con una carrellata di lavori di compositori baltici.