Ravenna, progetto Hub portuale, la pubblicazione del mega bando slitta in autunno
Luglio è passato, ma del mega bando dell’Hub portuale ancora non c’è traccia (pubblica). Con ogni probabilità i tempi si allungheranno ancora fino a settembre-ottobre, ad inizio autunno, se non ci saranno altri intoppi. Certo la materia è vasta e complessa, ma gli impegni pubblici da parte dell’Autorità di sistema portuale erano stati chiari: il bando esce entro luglio 2019, dopo una prima stima ottimistica (inizio primavera 2019), già abbondantemente superata.
Di certo c’è il massimo impegno dell’Autorità di sistema portuale e di altre istituzioni locali per chiuderlo il prima possibile, tenuto conto già dei circa 6 mesi di ritardo che ha accumulato la road map prevista a metà 2018.
«Confermo che ci stiamo lavorando duramente, insieme a tutte le altre istituzioni pubbliche del territorio che devono perfezionare i documenti autorizzativi. Arriveremo in tempo ragionevole alla pubblicazione del bando» aveva sottolineato il presidente Rossi in un’intervista al nostro settimanale del 14 giugno scorso.
L’ALLERTA DEL VICESINDACO FUSIGNANI
Anche il vicesindaco di Ravenna Eugenio Fusignani (Pri), con delega al Porto, è intervenuto nei confronti del presidente di Ap Daniele Rossi, sollecitando la pubblicazione del mega bando. «Ci fa piacere – sottolinea Fusignani – apprendere che due draghe sono impegnate nel livellamento del fondale in avamporto, dove si sono creati accumuli, e nel bacino di evoluzione del terminal crociere di Porto Corsini in previsione dell’arrivo di quattro navi. Dopo questi interventi è previsto che ne realizzino altri. Le draghe però possono soltanto spostare le sabbie dei fondali da un punto a un altro, ma non asportarle. Si tratta quindi di una buona notizia, ma che naturalmente non può e non deve far perdere di vista l’obiettivo vero, che è quello della realizzazione del progetto hub portuale. Dopo anni di attesa ci aspettiamo che non ci siano ulteriori ritardi, perché gli operatori portuali, che in questi anni hanno affrontato problemi e sacrifici e ai quali siamo vicini, hanno bisogno di interventi e risposte concreti, che solo un’opera così importante può dare».
COME SARA’ IL BANDO
Che caratteristiche avrà? «Sarà un bando per affidamento dei lavori a un general contractor (un soggetto unico al quale - oltre che al concessionario - è affidata la “realizzazione delle infrastrutture strategiche” nda) – sottolineava sempre Rossi nella nostra intervista -, quindi a un soggetto in grado di integrare tutte le competenze necessarie per la realizzazione di un’opera tecnicamente complessa e molto impegnativa sotto il profilo finanziario. Una delle difficoltà del bando è il coordinamento della normativa applicabile in questo caso specifico ,trattandosi del primo progetto affidato con il sistema del general contractor in vigenza del nuovo Codice appalti».
A quando i primi lavori? Ormai è impossibile immaginare ogni scadenza, vista la situazione che si sta creando. (m.p.)