Ravenna, nuova raccolta dei rifiuti, i Comitati territoriali: «Siamo preoccupati»

Romagna | 28 Marzo 2019 Cronaca
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Silvia Manzani - «Lo sconvolgimento è troppo rapido e non  va incontro alle esigenze dei cittadini, molti dei quali anziani». Gabriele Zoli, presidente del comitato cittadino di San Pietro in Vincoli, è molto preoccupato per la nuova gestione dei rifiuti che prenderà il via il 6 maggio in buona parte del forese, dove sarà implementato un sistema misto (stradale più porta a porta) che cambierà molto le abitudini della gente, con l’obiettivo di arrivare al 70% di raccolta differenziata (ora siamo al 56,2%): «Sono convinto che le persone, quando verrà eliminato il cassonetto dell’indifferenziata, finiranno per buttare i rifiuti nei fossi o nei contenitori del vetro o della carta. Siamo tutti preoccupati, arrabbiati. Non si può pretendere di cambiare così in fretta e senza elasticità la vita dei cittadini. Questa è una rivoluzione che a tavolino funziona ma nella pratica quotidiana è troppo forte. Senza contare che certe persone non hanno lo spazio fisico per collocare i bidoni». E per Zoli c’è anche un  altro problema: «Nelle assemblee organizzate per informare la cittadinanza sono rimasti fuori in tanti. Questo cambiamento riguarderà migliaia di persone, non si poteva pensare a luoghi con una capienza maggiore?».

«TANTA GENTE»
Lo stesso problema si è posto a Fosso Ghiaia, dove il 9 aprile si terrà una seconda assemblea: «Nella prima un centinaio di persone non è riuscito a entrare. La gente è molto interessata a partecipare perché ha capito che il cambiamento sarà importante. Non nascondo che le preoccupazioni ci sono. Eravamo abituati in un modo e ora dovremo comportarci in un altro. Temo, in particolare, per chi ha un appartamento piccolo e non ha spazio per i contenitori dell’indifferenziata e dell’organico. Ma ho anche paura che chi non riuscirà a differenziare per bene possa gettare tutto nelle ramaglie».

«UNA BUONA CAUSA»
Più tranquilla Anna Maria Ricci, presidente del comitato cittadino di Mezzano: «In paese noto una certa consapevolezza sul fatto che questo nuovo sistema sia necessario per fare qualcosa di buono per l’ambiente. La gente, chiaramente, è un po’ preoccupata del fatto che ci vorrà impegno da parte di tutti per cambiare le cose, io stessa sono un po’ perplessa sul fatto che si possa riuscire a educare la cittadinanza a nuove abitudini così in fretta. Ma in fondo, per una buona causa ci vogliono sacrifici e di contestazioni particolari, sinceramente, non ne ho sentite». Si tratterà, in sostanza, di rimboccarsi le maniche: «Forse sarà un’impresa, come ho sentito dire da qualcuno. Ma ne varrà la pena».

«CI VUOLE EFFICIENZA»
A fare la differenza, determinando il successo o il fallimento del nuovo sistema sarà, secondo il presidente della Pro Loco di Sant’Alberto Andrea Pansecchi, l’efficienza dell’ente gestore: «Non dubito della buona fede di Hera e della bontà del progetto, che è senz’altro un passaggio obbligato, così come sono certo che le rivoluzioni come queste vadano fatte rapidamente, perché le vie di mezzo non possono esistere. Dico, però, che da come lavoreranno gli operatori deputati al ritiro porta a porta dipenderà tutto. La gente, che già deve cambiare del tutto abitudini, non vede l’ora di riscontrare il fallimento del cambiamento. Speriamo davvero che si lavori bene. Ho sentito parecchie persone preoccupate del fatto che l’umido verrà ritirato solo due volte alla settimana: chi ha famiglie numerose e molti animali teme molto gli odori».

«UN MESE DI TRANSIZIONE»
Ma per Gianandrea Baroncini, assessore comunale al Decentramento, le perplessità sono legittime: «Quando si va a impattare in maniera così decisa sulle abitudini delle persone, è normale che ci siano timori. Ma alle assemblee, oltre a una partecipazione ottima, sto riscontrando una consapevolezza diffusa sul fatto che bisogna produrre un salto di qualità». Sulle tempistiche, la flessibilità sarà di circa un mese: «Sicuramente il 7 maggio non spariranno ovunque i bidoni dell’indifferenziata e non inizierà dappertutto il porta porta. Abbiamo messo in conto un breve periodo di transizione».
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Quei contenitori con ruote è una grande cazzata chi li ha inventati, non si rendono conto che con un pò di vento li vedremo volare via per le strade col rischio di creare incidenti.
Commenta news 28/03/2019 - lotti giuseppe
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