Ravenna, il presidente di Sapir Sabadini: "Il progetto Hub Portuale avrà grande impatto dal 2020-21"

Romagna | 14 Aprile 2018 Economia
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Manuel Poletti - «E’ una fase molto impegnativa, ma bellissima, abbiamo fiducia e speranza di fare un buon lavoro per il futuro del Porto. Non si tratta di un restyling, ma di un intervento molto performante, servirà quindi molta pazienza da parte di tutti i soggetti in campo, compresa Sapir».
L’avvocato Riccardo Sabadini è alla guida del grande terminal da un anno e mezzo, è arrivato appena in tempo per festeggiare i 60 anni di storia nel 2017. Sapir è oggi il principale Terminal Operator del porto di Ravenna e uno dei più grandi in Italia. Gestisce un'area di 500mila mq e dispone di 1.600 ml di banchine con un fondale di 10,50 metri, collegate alla rete ferroviaria e attrezzate con sette gru portuali capaci di movimentare colli eccezionali fino a 280 tonnellate. L'area operativa conta su circa 67.000 mq di magazzini, 41.000 mq di aree coperte e 148.000 mq di piazzali adibiti allo stoccaggio delle merci e su un Parco Serbatoi con  capacità di stoccaggio di 84.000 mc.
Dopo il via libera del Cipe il progetto dell’Hub portuale sta entrando nel vivo, con l’Autorità Portuale a guidare questa fase molto delicata. «Nel 2019 dovrebbero iniziare i primi cantieri – conferma Sabadini -, i primi effetti positivi dovremmo averli nel 2020-21».
Presidente, come ha chiuso il 2017 Sapir? Quali sono le prospettive per il 2018?
«E’ stato un anno rilevante, siamo in linea con i precedenti, con una leggera crescita su quasi tutti i fronti. Per quanto riguarda i container, dopo anni difficili, abbiamo buone sensazioni per il 2018. Dobbiamo invertire su questo fronte la tendenza rispetto al passato. Nel suo complesso il 2018 pare avere un trend positivo, ma siamo solo all’inizio dell’anno. Rispetto agli anni passati c’è maggior fiducia e, dopo l’ok del Cipe, si avverte molto interesse rispetto all’evoluzione dell’Hub portuale».
Qualcuno in città definisce Sapir un «poltronificio» per la politica. Che risultati economici per il territorio ha fornito in questi anni? Il 52% degli azionisti è pubblico…
«Nel decennio 2007-16 la società ha prodotto utile per oltre 40 milioni di euro, quindi c’è stato un evidente risvolto positivo anche per il territorio e per le amministrazioni comunali. Poi non è assolutamente un ‘poltronificio’, anzi, mai come in questa fase Sapir può svolgere un ruolo centrale nelle attività del Porto. Il rapporto con il presidente di Ap Rossi è molto positivo, dobbiamo viaggiare paralleli, abbiamo fiducia nel suo lavoro, ci aspettano anni complessi, ci saranno tanti passaggi delicati perché il progetto è davvero imponente».
Fra i tanti passaggi del progetto, i circa 5 milioni di fanghi da dragare sono l’aspetto più complesso da gestire o no?
«Gestire l’escavo e lo smaltimento di quella mole di fanghi sarà certamente uno degli aspetti più complessi. L’impatto lo si avvertirà non solo nella zona del porto, ma in tutta la città, in particolare sul traffico pesante, ma è inevitabile».  
Il Porto dovrà continuare a vivere, senza interruzioni, nonostante alcuni anni di cantieri molto invadenti, anche sulle banchine…
«E’ evidente che non possiamo fermare anche solo parzialmente l’attività del Porto. La gestione dell’attività in coincidenza dei cantieri richiederà uno sforzo da parte di tutti gli operatori in campo, per questo giudico in maniera molto positiva il fatto che si è arrivati a questo punto con un clima decisamente migliorato fra gli operatori. Servirà molta pazienza da parte di tutti, ma ne varrà la pena».
Sapir, come promesso in campagna elettorale dal sindaco De Pascale, dovrà scorporare la parte patrimoniale dall’attività economica. Quando avverrà?
«E’ una decisione che toccherà agli azionisti, e non avverrà prima del 2020-21, perché prima della realizzazione dell’Hub Portuale non si poteva fare. Sapir infatti ha tre aree che intende sviluppare: San Vitale, Trattaroli e Area logistica 1. Avere i terreni è la condizione per poter fare dei progetti e di conseguenza ci stiamo muovendo. La prima area è già indirizzata per lo sviluppo dell’attività di Sapir, la seconda sarà destinata a nuovi terminal, la terza invece è un perfetto rettangolo in zona di pregio per aree di logistica. Al momento stiamo lavorando sulla San Vitale, poi procederemo con le altre due».

 
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