Ravenna, il libraio di Sant'Agata: "Non rinnego la scelta di stare qui"
«Mi piaceva, era vicino a casa, gli affitti erano più avvicinabili che nel resto del centro». Fabrizio Bergonzoni, titolare della libreria Scattisparsi di via Sant’Agata, non rinnega la propria scelta: «Sono arrivato qui cinque anni fa ma all’inizio la mia era un’attività che vendeva online, non era aperta al pubblico. Poi è diventato un vero e proprio negozio». Prima del suo insediamento, sul quartiere il libraio ne aveva sentite dire di tutti i colori: «Mi avevano riferito una situazione tragica. Mi avevano parlato di ubriachi, di prostituzione, di spaccio. Ma quando ho iniziato a lavorare qui, quella situazione già non c’era più, erano arrivati alcuni artigiani che poi, nel tempo, per motivi indipendenti dal contesto sono andati via. Ora sono rimasto l’unico commerciante, questo di fatto è un peccato, la rete dei negozi andrebbe rilanciata. Ma io sto bene: a breve allargherò la mia attività, vendo in prevalenza libri usati, libri esauriti, libri alla prima edizione e di foto d’epoca». E il riscontro, tra i clienti, è buono: «Non mi posso lamentare, anche se questa zona è fuori dalle traiettorie classiche arrivano diversi turisti. E le problematiche che rilevo sono quelle di ogni quartiere: mancanza di senso civico, persone che lasciano i rifiuti a terra, ragazzi che non si comportano nel modo più adeguato. Le telecamere paiono funzionare in modo alterno, anche questo è vero. Ma da qui a parlare di degrado, ne passa». (s.manz.)