Ravenna, ammazzato di botte: l'aggressore indagato in stato di libertà
E' indagato in stato di libertà Mirco Guerrini il 44enne che, nella notte tra il 6 e 7 aprile ha avuto una violenta lite con il 46enne Antonio Rinelli (in foto) al seguito della quale quest'ultimo è deceduto. Rimane l'accusa di omicidio preterintenzionale, ma Guerrini, attualmente ricoverato al Bufalini di Cesena per le lesioni riportate durante la collutazione con Rinelli, non è più piantonato dai carabinieri. Il pm Sara Posa non ha disposto nè il carcere nè i domiciliari, dopo l'udienza di convalida del fermo tenutasi la sera dell'8 aprile. Non è escluso che la Procura di Forlì, titolare del fascicolo, proceda per legittima difesa. La sera del 6 aprile, infatti, Rinelli si è presentato attorno a mezzanotte a San Mauro Mare a casa dell'ex fidanzata 41enne con la quale aveva rotto da un paio di mesi, forse per l'ennesimo chiarimento, ma a casa della donna ha trovato anche Guerrini, suo nuovo compagno. Ne è nata una collutazione e, dalle parole, i due uomini sono presto passati alle mani, prima in casa poi in strada. Qui, Rinelli, dopo l'ennesimo colpo ricevuto è caduto sulla staccionata di un ristorante poi a terra e non si è più ripreso. Nonostante il tempestivo intervento dei sanitari del 118, l'uomo è deceduto. Fondamentali saranno i risultati dell'autopsia che dovranno chiarire se il 46enne sia deceduto per i colpi ricevuti, per un malore o per aver battuto la testa a terra dopo la caduta. I carabinieri non avevano ricevuto denunce per maltrattamenti o minacce da parte della donna che, però, veniva contattata spesso da Rinelli che non si rassegnava alla fine della storia.