Lugo, sabato 14 i rioni in Contesa: «L'importante è partecipare, ma siamo pronti a giocarcela»

Bassa Romagna | 13 Maggio 2022 Cronaca
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Samuele Staffa

Dopo la pausa forzata dovuta alla pandemia, i quattro rioni lughesi sono pronti a scendere in campo per giocarsi la Contesa estense che, dopo la falsa partenza della cena medievale saltata per maltempo, sabato 14 vedrà le prime schermaglie. «Ma prima del risultato, l'importante è ripartire insieme» concordano i responsabili delle fazioni cittadine.

Sabato 14, dopo l'apertura delle osterie allestite negli angoli del Pavaglione (tutte le sere dalle ore 19 fino a sabato 21), gli atleti dei quattro rioni si contenderanno il Palio sbandieratori in piazza Mazzini. Domenica 15, chiarine e tamburi saranno silenti per non interferire col concerto di inaugurazione del Teatro Rossini. Tuttavia, alle ore 23.30, dopo la chiusura del sipario, verranno accesi i fuochi pirotecnici alla Rocca. Le gare ripartiranno nella serata di lunedì 16 col Palio musici. Venerdì 20, dalle ore 21, di fronte all’ingresso della Rocca si allungherà il tradizionale corteo storico e verrà eletta la Soave creatura. Domenica 22 i tiratori alla fune dei quattro rioni cittadini si contenderanno il 52esimo Palio della Caveja.

Quest'anno vi sarà il mercatino di arti e mestieri che assieme agli accampamenti militari (i curiosi potranno cimentarsi anche nel lancio della scure) verrà allestito il sabato (14 e 21) e la domenica (15 e 22) tra la Rocca e il Pavaglione. Nelle serate in cui non sono previste gare tra rioni, vi saranno animazioni al Pavaglione e momenti di approfondimento sulla cultura e i costumi della Romandiola di un tempo al Salone estense della Roccaù. martedì 17 l’incontro sarà dedicato alla condizione sociopolitica dell’epoca, mercoledì 18 alla cucina, giovedì 19 alla moda di cortigiani e popolani e sabato 21 alle guerre e ai castelli della Bassa Romagna, partendo dai risultati degli scavi di Zagonara.

STEFANO LEBIU presidente rione Cento

«Alcune defezioni, ma ci giocheremo la Caveja»

In questi due anni abbiamo avuto qualche defezione e abbiamo perso alcuni atleti per strada: il Covid ha dirottato l'attenzione dalle specialità del palio. Però possiamo contare sulle nuove leve, pronte e motivate a debuttare. Non prenderemo parte alle competizioni in tutte le specialità: ad esempio, saremo alle gare degli sbandieratori in «singolo» e «coppia», eseguiremo il «brano libero» dei tamburi, ma non abbiamo preparato il «brano libero» delle chiarine. Tuttavia, ma scenderemo in campo con convinzione e e utilizzeremo i prossimi mesi per ricostituire la squadra al completo. Domenica 22 saremo regolarmente in campo per giocarci il Palio della Caveja e sfidare tutti gli avversari, a partire dal detentore, la Contrada del Ghetto.

Piatti forti dell'osteria: Il «vermicello roso nero», con pomodorini e guanciale, e l'«arrosticione di San Bartolomeo» a base di pecora con polenta nera e pomodori.

GABRIELE GUERRINI responsabile sbandieratori Ghetto

«Puntiamo a confermarci nel tiro alla fune»

«Siamo pronti, stiamo tornando in forze. Il nostro punto debole sono le specialità legate agli sbandieratori: nel corso di questi anni il gruppo è stato decimato.: per questo non riusciremo a presentare tutti gli esercizi in gara. Il gruppo musici è giovane: molti di loro sono al debutto, i ragazzi sono motivati e la formazione sta crescendo. Abbiamo trovato un buon maestro e nei prossimi anni potremo raccogliere il frutto di questo lavoro ed essere competitivi anche nel Palio Musici. Esserci e partecipare è già un grande risultato. Quest'anno puntiamo, in particolare, a riportarci a casa il Palio della Caveja, di cui siamo i detentori».

Piatti forti dell'osteria: La tagliata e le nostre carni sono state sempre molto apprezzate. Ma anche i primi piatti sono conditi con cura e amore per soddisfare i palati di tutti i commensali.

ANTONIO PETRALIA presidente rione Madonna delle Stuoie

«Nessuna defezione, tutti gli atleti in campo»

Nonostante i due anni di fermo, non abbiamo avuto defezioni e gli atleti sono pronti a tornare in piazza con tutte le specialità. Il gruppo, al contrario di altri, si è arricchito non nuovi innesti: questo è un aspetto molto positivo. Certo, la sosta forzata ha messo a dura prova le casse del rione, ma abbiamo comunque investito per rinnovare le attrezzature sportive. Per quanto riguarda la Caveja, l'Albo d'oro ci vede tra i favoriti, ma il livello della competizione in questi anni è molto cresciuto ed è più difficile fare pronostici. Tutti possono puntare alla vittoria.

Piatti forti dell'osteria: chitarrine alla papalina, che tornano nel menù dopo qualche anno di assenza, e, a grande richiesta, lo schidione alla Missisburgo, che consiste in una selezione di carni cotte allo spiedo.

STEFANO MINGHETTI presidente rione De' Brozzi

«Siamo un grande famiglia, l'importante è esserci»

Al di là della preparazione degli atleti in gara, siamo felicissimi di tornare in piazza per vivere la nostra passione tutti insieme. Brozzi è innanzitutto una grande famiglia con un grande cuore. Prenderemo parte a tutte le gare: abbiamo preso l'impegno di esserci. Forse non saremo competitivi in tutte le discipline, ma prima ancora del del risultato, l'importante è esserci e partecipare per dare continuità a una esperienza importante che purtroppo la pandemia ha interrotto. Tutti sono fondamentali: dai ragazzi che scendono in campo per le gare, ai meno giovani che animano l'osteria, unica fonte di finanziamento del rione.

Piatti forti dell'osteria: nella peculiare proposta di pesce, quest'anno c'è anche il baccalà alla mediterranea. Attenzione alla tradizione (cappelletti) e ai piatti vegetariani, a partire dall'hummus di ceci.

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