La «Lingua neolatrina» di Marescotti
Approda anche al teatro Masini di Faenza, mercoledì 23 alle 21, La lingua neolatrina, il monologo di Maurizio Garuti che da qualche anno Ivano Marescotti sta portando in scena in Romagna e non solo. L’argomento del monologo sono le parole virali che pronunciamo compulsivamente a ogni ora del giorno, da «un attimino» a «piuttosto che», da «mi fa morire» a «non me ne può fregare di meno», da «lato B» a «tirarsela», da «fare sesso» a «fare un passo indietro» e così via. Un repertorio satirico dei tic e delle mode che infestano i linguaggi popolari, con Marescotti che affronta ogni parola-virus smontandone la presunta «necessarietà». È come se una folla di personaggi dei nostri tempi scorresse sul palcoscenico, infilando battute a ripetizione in un rosario di gag. Solo che quei personaggi siamo noi.