Il «terzo atto» di Purtimiro parte all’insegna di Bach

Tre concerti dedicati al genio di Johann Sebastian Bach, l’opera in prima moderna Arminio di Bononcini, l’oratorio Ester, liberatrice del popolo ebreo di Stradella, la serenata Aci, Galatea e Polifemo di Händel e uno spettacolo su musiche di Monteverdi, oltre ai sei concerti pomeridiani in Sant’Onofrio. Sono quegli gli appuntamenti principali della terza edizione del festival di musica barocca Purtimiro, ambizioso calendario che ha segnato il nuovo corso del teatro Rossini di Lugo, originariamente concepito proprio per l’opera barocca (è fra i più antichi di Romagna) e anche per questo scelto con acume filologico dal direttore artistico Rinaldo Alessandrini per ospitare una rassegna di rilievo nazionale anche se certamente dal richiamo non proprio popolare. Oltre a Rinaldo Alessandrini e al suo Concerto Italiano, gruppo in residenza presso il festival, parteciperanno altri importanti artisti del panorama barocco contemporanei come Atalanta Fugiens, Ensemble Zefiro, il Sogno Barocco l’Imaginarium Ensemble e l’Alea Ensemble, oltre a numerosi cantanti specialisti. Giovedì 27, alle 20.30 il festival partirà al Rossini proprio con il Concerto Italiano di Alessandrini, alle prese con le quattro celebri Ouvertures per orchestra BWV 1066-69 di Bach, quattro eclettici capolavori che danno prova della capacità di impossessarsi dello stile barocco francese da parte del genio tedesco. Purtimiro proseguirà per tre fine settimana, il programma del primo dei quali merita già la segnalazione, con l’Atalanta Fugiens che venerdì 28 interpreterà Aci, Galatea e Polifemo di Händel, l’omaggio a Boccherini dell’Alea Ensemble sabato 29 e l’evento clou dell’intero festival in programma domenica 30, con la prima riproposizione in epoca moderna dell’opera Arminio di Antonio Maria Bononcini, affidata al Concerto Italiano di Rinaldo Alessandrini, con un gruppo di giovani cantanti italiani emergenti. Biglietti 9-32 euro, info www.purtimiro.it.