Faenza, Ascom all'attacco su Sirio: «Non è utile, serve più fruibilità per il centro storico»

Romagna | 09 Febbraio 2019 Cronaca
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Riccardo Isola - «Siamo arrabbiati e stupiti delle dichiarazioni fatte dall’assessore Antonio Bandini sul futuro del Pums a Faenza. Lo siamo perché sono prese di posizione non ancora presentate con le associazioni di categoria in tavoli ufficiali». Questa la posizione del presidente di Ascom-Confcommercio Faenza, Paolo Caroli sulle linee generali riguardanti il Piano urbano di mobilità sostenibile in discussione per il futuro della città. Una presa di posizione contraria, che fa eco a quella della collega Chiara Venturi, che sottolinea come le associazioni del commercio non vedano di buon occhi «i nuovi paletti alla mobilità e alla fruibilità» del cuore della città pensati da palazzo Manfredi. A dire il vero un tavolo sul tema era stato convocato dall’amministrazione comunale il 17 dicembre 2018, andato deserto a causa della mancata partecipazione, per motivi legittimi e giustificati da parte degli stessi rappresentanti delle associazioni, e che ora è fissato per il 14 febbraio. Al di là di questo Ascom comunque prende posizione sulla possibilità di installare un controllo tecnologico degli ingressi in ztl. «Il discorso Sirio - sottolinea Caroli - non è motivato. Noi tutta questa pericolosità, soprattutto in corso Matteotti, non la vediamo. Il centro storico - prosegue – seppur non perfettamente pulito lo vediamo, invece, abbastanza ordinato per quanto riguarda la presenza delle auto in transito e sosta». Sull’altro tema che emerge dalla riorganizzazione del traffico in centro l’Ascom definisce «non corretta» la decisione di mettere una linea di Green go bus dalla casa della salute al centro «una priorità per noi - rimarca il presidente Caroli - sarebbe invece istituirla nella direttrice di corso Europa. Per non parlare poi - aggiunge - dell’ipotesi di allargare del 20% l’area pedonalizzata in centro e l’idea di mettere mano alla tariffazione della sosta in senso ancora più penalizzante per la sosta lunga. Dobbiamo far crescere l’accesso al centro e non limitarlo. Le imprese - conclude Caroli - hanno bisogno di risposte che permettano di poter continuare a lavorare in un periodo tutt’altro che semplice».
LA POSIZIONE DEGLI AMBIENTALISTI
Altro attacco arriva dagli ambientalisti faentini. In una nota ufficiale le associazioni sottolineano come «l’assessore Bandini non risponde sulle criticità della mobilità in centro storico a Faenza. Cita l’ipotesi di installare il sistema elettronico Sirio all’ingresso dell’attuale ztl, che però non ha alcuna relazione con i casi segnalati» Per gli ambientalisti «le criticità sono in strade prive di limitazioni al traffico: Corso Matteotti e le sei vie che vi fanno affluire le auto non sono in ztl. Occorre eliminare il traffico, allargando la ztl mentre installare Sirio sulla modesta Ztl esistente non risolve gli attuali problemi della mobilità di pedoni e ciclisti. E non serve il richiamo di comodo all’educazione dei cittadini, quando è proprio l’attuale viabilità di un centro storico a misura di auto, che causa disagi e favorisce comportamenti scorretti. Anche da parte dei ciclisti, costretti dalla mancanza di spazio a girare sui marciapiedi. Ribadiamo – concludono - la necessità di un cambio radicale della mobilità: serve un Piano urbano della mobilità sostenibile incentrato su pedonalità e ciclabilità del centro storico.
Una ztl più ampia deve ovviamente essere accompagnata da una ristrutturazione del trasporto pubblico, per collegare i parcheggi periferici e garantire un facile accesso al centro storico».
IL PUNTO PER  L’ASSESSORE  BANDINI
Per l’assessore alla mobilità Antonio Bandini «oltre ad un riferimento etico dei comportamenti da attuare e tenere da parte dei cittadini nella fruizione del centro storico le amministrazioni comunale devono tenere a mente anche impostazioni legislative. Dobbiamo ragionare su cosa deve essere Faenza, con il suo centro, nel medio lungo periodo e non solo domani. Abbiamo aree pedonalizzate a Faenza che non sono certo così estese e un progetto di maggiore respiro deve essere fatto, per il bene di tutti. Con le associazioni ambientaliste - ci tiene a ricordare l’assessore - ci siamo incontrati il 2 febbraio per discutere su questi temi, e si è ribadita la necessità di trovare il modo di disincentivare l’uso scorretto di quella parte di città da parte dei veicoli, e con quelle commerciali ci incontreremo il 14 febbraio. La nostra non è una imposizione ma un ragionamento aperto perché il centro storico deve attrarre gente e non macchine».
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