Dal «cantautorap» al nuovo minimalismo al Bronson
Due concerti diversissimi nella stessa settimana che, fra tendenze del presente e fantasmi del passato, raccontano con una certa precisione lo stato dell’arte delle musiche «alternative» di oggi. E a dire il vero il «cantautorap», ossia quel rap che si bea di melodie dal gusto pop e inanella testi dalle pretese letterarie, è un genere assai seguito e praticato oggi in Italia; genere del quale Dutch Nazari, in concerto al Bronson di Ravenna sabato 16, è uno dei più credibili esponenti. Tra beats e poesia, impegno politico e romanticismo, Nazari è uno dei pochi artisti italiani che riesce a immergere il cantautorato nel sound contemporaneo, suoni stratificati che si mescolano con le metriche del rap e la cifra comunicativa dei poetry slam. Giovedì 21 si cambia completamente musica, con due maestri del minimalismo contemporaneo come William Basinski e Lawrence English. Il secondo, australiano, è noto anche come produttore e parliamo di un animatore irriducibile della musicale elettronica più «pensosa» del presente, mentre l’americano Basinski, dopo lunghi anni di attività misconosciuta, al principio del nuovo secolo pubblicò un lavoro, «Disintegration Loops» basato sul semplice ma estremamente suggestivo sgretolamento di nastri mandati in loop, che ha condizionato le musica ambientali e minimaliste dell’ultimo ventennio. Al Bronson i due presenteranno la loro collaborazione «Selva Oscura».