Birgül Göker - A Castel Bolognese da 2 anni è attivo un rifugio notturno di accoglienza per le persone senza fissa dimora. Questo luogo di vicinanza e disponibilità è nato a gennaio 2017 per volontà del Tavolo sociale, con la collaborazione dell’amministrazione comunale, della Caritas e della Misericordia. «Anche quest’anno le persone senza fissa dimora che stazionano nel nostro territorio - spiega l’assessora ai servizi sociali, Ester Ricci Maccarini -trovano un tetto e un luogo caldo in queste giornate invernali di freddo intenso. Questo servizio di accoglienza è partito due anni fa con un rifugio provvisorio. I nostri volontari pattugliavano soprattutto la zona della stazione ferroviaria e trovavano diverse persone nella sala d’attesa della stazione perché era l’unica stazione aperta di notte sul territorio con il riscaldamento funzionante».
Il rifugio notturno di Castel Bolognese si pone come obiettivo l’accoglienza delle persone che sono in grave stato di emarginazione e senza fissa dimora siano esse italiane che straniere. Una o due volte la settimana, in base alle necessità riscontrate, un gruppo di volontari si reca con un mezzo della Misericordia in giro per il paese per fornire un aiuto concreto ai senzatetto, assicurando loro cibo e coperte, proponendo inoltre per alcuni giorni un posto letto, unitamente all’assistenza alimentare e sanitaria, in attesa di una sistemazione dignitosa.
«Abbiamo attivato anche un regolamento - continua Maccarini –. Le persone accolte possono pernottare fino a tre giorni, eventualmente prorogabili se il rifugio è libero e se ci sono delle motivazioni, perché noi offriamo un rifugio temporaneo. Chiediamo alle persone accolte un documento d’identità da portare poi in caserma, così sappiamo chi è ospitato all’interno del rifugio. Questo spazio notturno di Castel Bolognese ha dato ospitalità nel corso del 2017 a circa quindici persone. Nell’anno 2018 si è registrato un calo di presenze a causa della ristrutturazione parziale della stazione ferroviaria, ma la ronda ha continuato ugualmente il proprio servizio. Anche nel periodo estivo è stato possibile accogliere alcune persone. Nel 2018 poi sono state accolte, su richiesta delle Caritas di Imola-Castel S. Pietro e Faenza, anche persone di altre città. Complessivamente diciassette tra cui tre donne. «Abbiamo accolto persone che arrivano da situazioni difficili. Non erano tutti extracomunitari, erano più italiani - conclude Ester Ricci Maccarini -. Per esempio, persone uscite dal carcere che non avevano un luogo dove andare, si sono fermati qua. Abbiamo accolto anche un signore che veniva dalle parti di Brisighella, anche lui era senza casa ma lavorava nei campi. Abbiamo ospitato una donna che era in fin di vita per gravi condizioni di salute».
Il rifugio notturno di Castel Bolognese dispone di due posti letto per tutto l’anno, che possono essere ampliati fino a dieci per il periodo invernale grazie alla disponibilità della Misericordia. Si può eventualmente contattare il rifugio notturno della Caritas-Misericordia al numero telefonico 0546/55555.