Casola, Iseppi risponde alle preoccupazioni: «La piscina gestita in emergenza,il campo sportivo pronto nel 2020»

Romagna | 02 Marzo 2019 Cronaca
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Damiano Ventura - La piscina a Casola Valsenio potrebbe rimanere chiusa in estate. E’ questo il rischio che i cittadini casolani stanno correndo da quando lo scorso novembre l’associazione Gymn Tonic, che dal 2017 gestisce l’impianto, ha inviato al comune una lettera per la rescissione anticipata, con effetto da maggio di quest’anno. Una situazione alla quale l’amministrazione comunale sta cercando di fare fronte nonostante l’affidamento della piscina negli ultimi anni sia stata una questione alquanto tormentata. «Negli ultimi 10 anni ho fatto almeno 4 affidamenti diversi della piscina comunale - afferma il sindaco Nicola Iseppi - questo perché la sostenibilità di una piscina estiva è ben diversa da quella di una piscina coperta in città. In quanto stagionale ha un’attività molto limitata, inoltre nel corso della gestione precedente a quella attuale, abbiamo dovuto revocare la concessione perché dovevano essere realizzati una serie di investimenti per l’adeguamento normativo che non sono stati fatti». Ciononostante l’amministrazione comunale è sempre riuscita a garantire l’apertura e la normale fruizione della piscina e del locale annesso, che in passato fu individuato proprio da Iseppi come un punto fondamentale della vita economica e sociale del paese. Questa volta però mancano i tempi tecnici. Non ci sarà la possibilità di indire un nuovo bando e quindi il primo cittadino casolano sta percorrendo diverse strade. «Ci sono le condizioni per una gestione in emergenza - prosegue Iseppi -. Da dicembre stiamo dialogando con alcune associazioni del territorio che si sono fatte vive autonomamente e che sono interessate. Posso solamente affermare che sono fiducioso in quanto siamo vicini a una positiva conclusione». Un’altra alternativa oltre alla gestione in emergenza consisterebbe, una volta individuato il possibile gestore, nel richiedere all’attuale affidatario la subconcessione della piscina fino alla normale scadenza del contratto, che comunque sarebbe prevista nel 2019. Un’ipotesi già tramontata riguardava invece l’interessamento di Peter Tozzi, già fondatore della nuova associazione calcistica di Casola. «Abbiamo avuto un incontro con l’amministrazione come soggetti indipendenti dalla società calcistica - afferma Tozzi - la nostra idea sarebbe stata quella di prendere la piscina in gestione senza canone d’affitto in quanto volevamo garantire un servizio alla comunità. Attualmente però non ci sono le condizioni». 
IL CAMPO PRONTO SOLO NEL 2020 
Da quel 25 febbraio 2015, giorno in cui parte del campo da calcio franò sul fiume Senio, sono passati 4 anni. La società calcistica presente a Casola è stata sostituita da una nuova associazione, che però per motivi logistici non è in condizione di disputare campionati senior, limitandosi quindi a fare attività giovanile: «Non avendo a disposizione un campo da calcio - sottolinea Tozzi - dividiamo le attività dei bambini tra il campo sintetico del circolo tennis e il campo sportivo di Borgo Rivola, per l’utilizzo dei quali paghiamo alcune migliaia di euro all’anno. Anche la prossima stagione sportiva saremo nella stessa situazione». Dopo la frana si interessarono la regione (con un contributo di 300mila euro) e l’allora ministro dello Sport, Luca Lotti che attraverso il fondo Coni per l’impiantistica sportiva garantì l’erogazione di 1 milione di euro per la costruzione del nuovo campo. «Abbiamo individuato i terreni in cui potrà sorgere il campo e abbiamo completato il preliminare - assicura Iseppi - adesso bisognerà procedere con gli espropri e con una variante urbanistica perché terreno agricolo. Ci vuole tempo ma possiamo dire che a settembre potrà essere approvata la variante e il progetto esecutivo. Successivamente si potrà procedere con la firma della convenzione con il Coni e si potranno appaltare i lavori, per poter disporre del campo entro il 2020. Per me l’attività calcistica dei bambini è una priorità e posso dire che mi sarebbe piaciuto riuscirci prima della fine del mio mandato. In ogni caso il nuovo campo si farà». 
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