Ambiente, su e giù con la bici per le colline in paesaggi di suggestivo fascino

Romagna | 13 Maggio 2019 Cronaca
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Sandro Bassi - «216 km di emozioni» per 5.400 metri di dislivello, il tutto diluito in un percorso in bici di più giorni (quanti? Dipende dalla disponibilità di tempo ma soprattutto dal grado di allenamento).
E’ il «Romagna 4bike Mtb & Gravel Trail», che, al di là del nome non proprio fra i più felici, è un itinerario sulle colline fra Imola e Faenza, al 70 % su stradine secondarie asfaltate ma poco trafficate, al 23 % su sterrate e al 7 % su sentieri veri e propri. In teoria si tratta di un «brevetto», con diploma finale, regolamento e iscrizione, ma, come specificato dagli organizzatori (di «If», che sta per Imola-Faenza, la recente società di promozione e commercializzazione turistica), «aperto tutto l’anno, percorribile sempre, adatto a tutti (purché con un minimo di preparazione fisica, ndr), grazie alla tipologia dei percorsi, che permettono sempre un transito in piena sicurezza»:
E’ in distribuzione, presso tutti gli uffici turistici del territorio (a Faenza presso lo Iat-Pro Loco di Voltone Molinella), il pieghevole con tutte le istruzioni, che prevedono anche la possibilità di scaricare la app georeferenziata con il tracciato ed eventualmente anche di avere una guida esperta che ti accompagni. Tuttavia il percorso è anche seguibile in piena autonomia, costellato com’è da luoghi di ristorazione e ospitalità (dai b&b fino ai rifugi, passando per i tradizionali alberghi di paesi e città oppure per agriturismi) che garantiscono anche servizi di assistenza, gratuiti o a pagamento: custodia della bici, piccole riparazioni, orari flessibili per i pasti e particolare abbondanza nelle colazioni, locale lavanderia, disponibilità al recupero mezzi e persone in caso di problemi.
Il percorso è davvero interessante e coniuga natura e cultura, monumenti urbani o comunque storico-architettonici con un parco, quello della Vena del Gesso, che fa un po’ da fulcro e da attrazione centrale. La partenza consigliata è Imola, ma è possibile partire da qualsiasi altro punto. E vediamo in dettaglio il tracciato della parte faentina, dopo quella imolese che presenta, in sequenza, Dozza, Borgo Tossignano (con un’eventuale variante più larga che risale la valle del Sillaro fino a Sassoleone) e Castel del Rio per poi scavalcare il crinale di Monte Battaglia e scendere a Casola Valsenio. 
Da qui - a seconda del posto tappa scelto, che può essere l’Agriturismo Ca’ Nova, la Locanda del Cardello o l’Agriturismo Mariano - si discende la Val Senio fino al Gualdo di Sotto, ormai alle porte di Riolo Terme, dopodiché si scala il versante nord di Monte Mauro per la via Rio Ferrato, prima fra i calanchi poi sui gessi movimentati da doline e gobbe di roccia luccicante. Scesi a Zattaglia si risale tutta la Val Sintria, con «giro di boa» al glorioso rifugio di Fontana Moneta, che con i suoi 635 m di quota (o meglio, con i monti circostanti che oltrepassano i 700) costituisce il «gran premio della montagna»; segue l’avventurosa cavalcata sul sentiero Cai «505» per Ca’ di Malanca e il passo della Valletta fino al Carnè (rifugio e centro-visita del Parco Vena del Gesso). 
Scesi a Brisighella si inizia a chiudere il grande anello, passando per il Passo della Carla e scavalcando il fondovalle Marzeno per toccare infine Oriolo dei Fichi. Da Faenza il ritorno a Imola evita ovviamente la trafficata via Emilia grazie alle deviazioni per Monti Coralli, Villa Vezzano, Riolo Terme, Bergullo e Monticino della Serra.
La proposta è di vasto respiro perché tende a raggiungere il visitatore curioso, sportivo sì ma non insensibile a richiami culturali in genere e quindi gli organizzatori ricordano «i luoghi da non perdere» che, oltre al già citato Parco Vena del Gesso, sono i borghi collinari (Dozza, Brisighella, Riolo, Tossignano, Casola e Castel del Rio), il Giardino delle Erbe Officinali di Casola, la Linea Gotica e il Museo della Guerra di Castel del Rio, le terme di Riolo e Castel San Pietro, Pieve Thò e Abbazia di Valsenio, rocche e castelli, città d’arte (Faenza con il Mic e Imola con la Rocca), prodotti tipici e infine l’Autodromo Ferrari di Imola. 
Ulteriori informazioni su www.imolafaenza.it.
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