Samuele Staffa
Dopo il trasloco degli anziani ospiti della casa di riposono, l'ex cra «Reale» di Alfonsine, oltre alla rinnovata Casa della salute, diventerà un punto di riferimento per l'assistenza ai disabili della Bassa Romagna: oltre ad ospitare il centro diurno «Galassia», i locali al primo piano della palazzina che si affaccia sull'ex statale ospiteranno un centro residenziale dedicato a chi è meno fortunato.
MILLE DISABILI IN CARICO
Sul territorio dell’Unione sono presenti circa 460 minori con certificazione di disabilità, di cui un terzo in carico ai servizi per un sostegno scolastico educativo, mentre le persone disabili adulte in carico al servizio sociale dell’Unione nel corso del 2021 sono state circa 500. Come supporto alla domiciliarità, in particolare per la fascia di disabili adulti, l’Unione dei Comuni della Bassa Romagna dispone di due posti di centro diurno (la «Galassia» a Fusignano), sei posti di centro socio-occupazionale a diverse intensità di supporto, oltre ai servizi di assistenza domiciliare.
Vi sono alcune strutture residenziali private e convenzionate col pubblico, ma manca un centro residenziale come quello di cui si sta discutendo per Alfonsine.
CENTRO DIURNO
La porzione del piano terra dell'edificio che volge in direzione Ravenna, fino ad oggi occupato dal centro anziani, verrà riqualificato per ospitare il centro diurno la «Galassia», che sarà trasferito da Fusignano (via Monti) ad Alfonsine, in locali più ampi e funzionali. Il servizio sarà attivo esclusivamente durante il giorno.
Gli spazi individuati, di proprietà dell'Ausl, saranno riqualificati per consentire l'accoglienza fino a 12 utenti nel periodo iniziale e 15 a regime. Il costo complessivo dell'intervento è di 60mila euro, di cui 47.813 coperti da contributo statale regionalizzato e i restanti in carico all'Ausl della Romagna.
CASA DELLA SALUTE
Al piano terra l'Ausl sta lavorando per qualificare gli spazi dedicati agli ambulatori con l'idea di raggruppare in questo edificio (al piano terra, sul lato che volge verso Ferrara) buona parte dei medici base attivi su Alfonsine
e strutturarli in una vera e propria Casa della salute di ultima generazione: un punto con dottori che possano garantire, a turno, presenza lungo tutto l'arco della giornata, infermieri per le piccole medicazioni e personale amministrativo che potrebbe sgravare di incombenze burocratiche lo stesso personale sanitario. Il modello è quello di Voltana. «Concentrando medici e sanitari – spiega il sindaco di Alfonsine Riccardo Graziani – verrà garantita assistenza durante tutto l'arco della giornata ed un servizio più puntuale ai cittadini. Una struttura organizzata in questo modo potrebbe, al tempo stesso, sgravare i Pronto soccorso da codici meno gravi». I lavori sono a buon punto e potrebbero volgere al termine entro la fine dell'estate.
L'EX CRA
Gli ospiti del centro residenziale anziani al primo piano stanno traslocando. La struttura (il servizio nera gestito dalla coop sociale Il Cerchio,), accoglieva 40 persone, spesso di passaggio per pochi mesi. Di questi, 11 erano accreditati e riservati a ravennati, ora vengono trasferiti alla Rosa dei Venti. Gli ospiti accreditati e destinati ad anziani provenienti dalla Bassa Romagna erano 20 (in verità, gli alfonsinesi doc erano una sparuta minoranza): in questo caso, 6 vanno alla Cra Boari e 14 alla Cra San Rocco di Fusignano (prendono il posto di altrettanti ospiti ravennati accolti alla Rosa dei Venti). Poi c'erano i nove posti che non godevano di accreditamento e assegnati in base al «libero mercato».
IL CENTRO RESIDENZIALE
«L'obiettivo, nel lungo periodo, è quello di riqualificare il primo piano e gli spazi esterni della struttura per realizzare un vero e proprio centro residenziale per disabili – aggiunge Graziani -: sono 39 le persone svantaggiate che oggi trovano risposta a bisogni assistenziali e abitativi in strutture private accreditate nel perimetro della Bassa Romagna o in strutture pubbliche al di fuori del nostro territorio. A differenza del centro diurno, per il quale sono già stati assegnati i fondi, in questo caso va redatto un progetto e vanno reperiti i finanziamenti. Non vi è ancora nulla di definito, ma immagino occorra una somma tra i 100 e i 200mila euro per adattare la struttura alle esigenze dei nuovi ospiti. La cra alloggiava 40 persone e questo potrebbe essere, più o meno, il numero degli utenti che, in uno o due anni, potrebbero trovare risposta in questo nuovo servizio. E non escludo che , per reperire la cifra necessaria – conclude il primo cittadino -, venga aperto un crowfounding per intercettare la solidarietà delle nostre comunità».
Lugo, l'area giochi inclusiva al Tondo
Oltre al trasloco del centro diurno «Galassia» da Fusignano ad Alfonsine, i finanziamenti del fondo statale regionalizzato (decreto legge «Sostegni» del 19 marzo 2021) verranno utilizzati per realizzare un''area giochi inclusiva all'interno del parco del Tondo di Lugo. Il progetto prevede che venga installata della gomma colata (pavimento morbido), scivoli e giochi a livelli diversi di altezza, altalene con seggiolini doppi, singoli e per bimbi più piccoli; sono previsti anche pannelli didattici come lo xilofono e i fiori parlanti. Questo permetterà di rendere il parco ancora più inclusivo grazie a percorsi, aree e attrezzature in grado di essere vissute superando le diverse disabilità fisiche, sensoriali e cognitive. Il costo dell'intervento sarà interamente sostenuto dal contributo statale, per un importo di 47.813 euro.