Ausl: il piano per ridurre le liste di attesa entro il 2015

Ravenna | 05 Agosto 2015 Cronaca
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«Entro fine anno ci impegneremo a portare i tempi di attesa all'interno dei parametri indicati dalla Regione, ovvero 30 giorni per le visite specialistiche e 60 per quelli di diagnostica. Siamo 4 ex Aziende e il nostro compito nei prossimi mesi sarà quello di uniformare tutti i percorsi, procedendo con il piano iniziato nel 2014». Ad illustrare i risultati prodotti dal piano intrapreso un anno fa è il direttore sanitario dell'Ausl Romagna Giorgio Guerra, che sottolinea come le visite e gli esami «fuori orario» - tac e risonanza magnetica accessibili anche nei fine settimana - abbiano prodotto un miglioramento degli indici di performance di varie prestazioni. A partire dalle visite endocrinologiche nel territorio di Ravenna, che a luglio di un anno fa venivano realizzate entro i 30 giorni solo nel 12% dei casi, mentre quest'anno sono rientrate tutte entro i tempi stabiliti. Per quelle cardiologiche si è passati dal 59% al 91%, così come sono migliorate le visite gastroenterologiche (dal 24% al 100%), penumologiche (dal 18% al 100%) e quelle del fondo oculare (dal 7% al 93%). Numerosi i miglioramenti anche per quanto riguarda Forlì e Rimini, mentre Cesena presenta le criticità maggiori. NOMINA DI UNA RESPONSABILE UNITARIA Per perseguire l'obiettivo, presso l’Ausl Romagna è già attiva, una 'cabina di regia' multidisciplinare che assicurerà un monitoraggio continuo delle misure adottate per migliorare l’accessibilità alle prestazioni ambulatoriali e fornire altre utili informazioni sulle prestazioni. «A breve – osserva Guerra – verrà nominata una responsabile unica, che si occuperà del problema in modo continuativo. Sembra un'operazione semplice, ma sarà un evento storico». CONTROLLO DEI TEMPI DI ATTESA Per il controllo dei tempi di attesa è operativo, in via sperimentale, un sistema informatico che, entro settembre, sarà operativo su tutti gli ambiti territoriali dell’Azienda. Il sistema sarà in grado di monitorare le attese in tempo reale e di fornire altri utili indicatori sulle prestazioni: tali informazioni «in diretta» saranno fondamentali per rispondere in tempi rapidissimi ad eventuali criticità che si possano creare in un determinato ambito. «MAI PIU' TAC INUTILI» Per verificare l’appropriatezza prescrittiva è in corso d’acquisizione un motore semantico in grado di confrontare i quesiti diagnostici presenti nelle prescrizioni con le prestazioni richieste, in modo da valutarne l’appropriatezza. «Il motore verificherà la costruzione di una determinata richiesta e questo impedirà che vengano eseguite tac inutili» L'11% DEI PAZIENTI NON SI PRESENTA ALLA VISITA Sempre come previsto dalla Regione, in tempi molto rapidi saranno unificati i numeri per la prenotazione telefonica delle prestazioni e sarà implementato il cupweb, cioè la possibilità, già prevista, di prenotare le prestazioni attraverso il proprio computer di casa. Per le prenotazioni telefoniche saranno disponibili un numero unico per la prenotazione delle prestazioni con il Servizio Sanitario Nazionale ed un numero unico per la prenotazione di quelle in libera professione. Duplice anche la modalità per affrontare i cosiddetti «abbandoni», cioè i casi in cui il paziente prenota una prestazione e poi non si reca all’appuntamento, senza preoccuparsi di disdire. In Romagna questo fenomeno riguarda circa l’11 per cento delle prestazioni. «In attesa delle necessarie disposizioni annunciate dalla Regione per praticare il recupero del ticket - sottolinea Guerra - saranno sviluppate e omogeneizzate a livello aziendale le modalità di richiamo degli utenti: chi ha prenotato riceverà un sms (al cellulare) o una telefonata preregistrata (qualora abbia lasciato un recapito di telefono fisso) coi quali gli sarà ricordato l’appuntamento e gli sarà data la possibilità di disdire la visita. Resta inteso che l’obiettivo dell’Azienda, così come della Regione, non è certo quello di 'fare cassa' con i ticket delle prestazioni 'abbandonate', bensì quello di sensibilizzare i cittadini a disdire l’appuntamento affinchè sia possibile recuperare tali prestazioni per riassegnarle ad altri pazienti che ne abbiano reale bisogno, con evidente miglioramento dei tempi d’attesa». NUOVE ASSUNZIONI Anche sul fronte dell’incremento della produzione di prestazioni l’Azienda si era già attivata prevedendo l’assunzione, la maggior parte delle quali già effettuate, le altre in corso, di 20 professionisti nelle discipline in cui i tempi d’attesa sono più in sofferenza (aspetto sul quale la Regione ha peraltro previsto un finanziamento ad hoc) e a predisporre aperture di servizi anche in orari non canonici, come ad esempio il sabato pomeriggio e la domenica e in orario serale, per l’utilizzo delle apparecchiature per la diagnostica per immagini (ecografie, tac, risonanze).
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