Il 23 e 24 maggio workshop a Boncellino con il fotografo Beppe Bolchi
I giorni 23 e 24 maggio 2015 nella location di Palazzo Baldini a Boncellino di Bagnacavallo via Boncellino 170, si terrà un workshop sulla manipolazione creativa delle pellicole Polaroid tenuto dal fotografo di fama internazionale e per lungo tempo collaboratore della Polaroid Beppe Bolchi.Il Programma prevede la manipolazione delle pellicole Polaroid, il distacco dell’emulsione, una lezione sulforo stenopeico, esercizi di light painting e di trucchi creativi.Gli Orari del workshop sono nella giornata di sabato 23 dalle ore 14 alle 16,30 breve pausa e dalle 17 alle19 ,30. Domenica 24 dalle 9,30 alle 12,30 breve pausa per il pranzo e dalle 14,30 alle 19,00La quota di partecipazione individuale è di €150,00Per info e iscrizioni Giampaolo Ossani 347 5550989 - Giampaolo Solitro 335 6820937TUTOR: Beppe Bolchi
Nasce a Magenta nel 1944. Appassionato di fotografia da quando aveva dodici anni, ha percorso tutte le esperienze fotografiche. Per ventʼanni ha collaborato con Polaroid, verificando qualità e tecniche creative delle pellicole a sviluppo immediato, di cui è il riconosciuto esperto e supporter. I suoi progetti sono sempre orientati alla ricerca, sia tecnica che espressiva.
Ha esposto al Museum Of Fine Arts di Boston, a Milano, a Parigi e Arles in Francia, a Glasgow in Scozia, a Villajoiosa in Spagna, a Basilea in Svizzera e durante i più importanti eventi fotografici in Italia. Collabora regolarmente con importanti scuole di fotografia e Università, Ha tenuto workshop in Italia, Francia, Austria, a Belgrado, e persino allʼUniversità Rangsit di Bangkok, Thailandia. Collabora con le più importanti scuole di Fotografia e università dove presenta le tecniche con le quali realizza i suoi lavori, senza nessuna gelosia, anzi fornendo tutti idettagli possibili perché anche altri possano cimentarvisi con soddisfazione.LOCATION: Palazzo Baldini
Dopo un'attenta opera di recupero e ristrutturazione, è oggi un agriturismo e una struttura di accoglienza di prestigio. L'impiego tecnologie avanzate di bioedilizia, il rispetto delle forme originarie, l'intervento sobrio e razionale hanno riportato l'edificio all'originario splendore. La porzione più antica del complesso risale al Rinascimento. Nel XVIII secolo divenne la villa di campagna. Nello stesso periodo il palazzo fu ampliato, e arricchito di dipinti murali che richiamano, lo stile Neoclassico.