Inaugura sabato 11 il monumento ai portaferiti di Riolo
Si terrà sabato 11 (ore 11) a Riolo Terme in occasione del 70° anniversario della Liberazione, l’inaugurazione di un monumento dedicato ai portaferiti sito in via Mazzolano (al km 2). A differenza di altri luoghi, sul Senio, per decisione del Comando Alleato il fronte si fermò da novembre 1944 all’11 aprile 1945 producendo nel paese un bilancio drammatico.
A differenza di altri luoghi, sul Senio, per decisione del Comando Alleato il fronte si fermò da novembre 1944 al 11 aprile 1945 producendo nel paese questo drammatico bilancio: 613 morti, 151 mutilati, un migliaio di feriti o permanenti infermati, 45 deportati, fra cui 4 donne, 217 bimbi resi orfani, 1544 senza tetto, 270 fabbricati rasi al suolo, 445 semidistrutti, 265 danneggiati, 24 pressoché illesi (su 1004 segnati nel catasto anteguerra), 96% di perdite nel patrimonio zootecnico,80% delle masserizie e attrezzature agricole e industriali.
Il realizzare un monumento a ricordare l’impegno , il grande senso di partecipazione e la generosità che un consistente gruppo di riolesi dimostrò durante i terribili giorni in cui il fronte rimase fermo lungo il Senio, in quella che è a tutti conosciuta come “La Linea Gotica”.
Autonomamente , poiché lasciati abbandonati e senza nessun potere alle autorità civili, nel paese disponevano i militari tedeschi, questi cittadini si raggrupparono in alcune squadre formando così un servizio di portaferiti. I primi viaggi erano fatti con una sola barella e portavano sotto la costante minaccia dell’artiglieria alleata piazzata oltre il Senio, sulle colline di Villa Vezzano e della Pideura, il loro carico a spalle all’ospedale di Imola. Il ritorno era poi fatto con medicine e viveri consegnati loro dalla Croce Rossa e ECA imolesi e che venivano sistematicamente distribuiti alla popolazione rinchiusa nelle cantine.
A distanza di 70 anni da questi avvenimenti le attuali associazioni di volontariato presenti a Riolo Terme; AVIS, AIDO, PUBBLICA ASSISTENZA, PROTEZIONE CIVILE, PRO LOCO, FAT AGRI, ANA, ANPI, quelle umanitarie, ricreative, culturali, si sono fatte promotrici per ricordare questi loro predecessori che con tale testimonianza hanno messo le basi per far diventare Riolo un paese in cui l’associazionismo e la solidarietà sono consolidati e diffusi in tutte le manifestazioni della società locale.