Il «Decamerone» di Accorsi all'Alighieri

Ravenna | 10 Aprile 2015 Cultura
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Portare in scena il Decamerone di Boccaccio dandogli un taglio teatrale è un'operazione decisamente innovativa e impegnativa: regista e autore di questa scelta – insieme a Stefano Accorsi e Marco Balsamo - è Marco Baliani che dopo l'Orlando furioso sceglie l'opera di Boccaccio per il progetto Grandi italiani che si concluderà con Il principe di Machiavelli. A leggere è l'attore Stefano Accorsi accompagnato da un cast di cinque attori che interpretano più ruoli, «Decamerone vizi, virtù, passioni» chiude la stagione di prosa del Teatro Alighieri dal 10 al 13 aprile (ore 21).
Come spiega Baliani: «abbiamo scelto di raccontare alcune novelle del Decamerone perchè oggi ad essere appestato è il nostro vivere civile. Percepiamo i miasmi mortiferi, le corruzioni, gli inquinamenti, le mafie, l'impudicizia e l'impudenza dei potenti, la menzogna, lo sfruttamento dei più deboli, il malaffare. In questa progressiva  perdita di un civile sentire, ci è sembrato importante far risuonare la voce del Boccaccio attraverso le nostre voci di teatranti. Per ricordare che possediamo tesori linguistici pari ai nostri tesori paesaggistici e naturali, un'altra Italia, che non compare nei bollettini della disfatta giornaliera con la quale la peste ci avvilisce».
La selezione delle sette novelle messe in scena spazia dalla leggerezza dell’episodio di Calandrino beffato dai suoi più astuti compagni, Bruno e Buffalmacco, a quella di Masetto fortunato ospite di un convento di monache poco osservanti, a cui si alternano le storie più drammatiche di Elisabetta da Messina e dei suoi crudeli fratelli e dell’amore soffocante di Tancredi per la figlia Ghismunda.
Molto preso dal progetto è l'attore Stefano Accorsi che ha dichiarato: «c'è la volontà di restituire al pubblico la bellezza e la forza di questi tesori da riscoprire. Questo testo probabilmente era letto in pubblico, con una dimensione più sociale della narrazione, che si è un po' persa. E poi nel Decameron il rito del racconto è fondante. È importante recuperare questi classici, farli uscire dalla pagina: comporta l'adattamento, il montaggio, un'operazione di drammaturgia che stimola come un lavoro di ricerca».
Sabato 11 aprile alle 17.30 si terrà al ridotto dell’Alighieri l’incontro ad ingresso gratuito con Stefano Accorsi e gli altri attori della compagnia.
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