Pasqua: le colombe della Deco volano nell’Est Europa
Le colombe della cooperativa Deco volano dalla Romagna all’Est Europa: 750mila pezzi prodotti suddivisi in una ventina di tipologie, anche se la più apprezzata rimane quella classica. «La cosa che più ci gratifica è il fatto che continuiamo a dare una risposta occupazionale importante al territorio - commenta il presidente Giordano Graziani - tra personale stagionale e l’indotto ad esempio nel settore dei trasporti e della logistica».
COLOMBE, NUMERI E CURIOSITA’
Le linee di produzione dello stabilimento di San Michele (che vede una predominanza di manodopera femminile) hanno terminato la produzione di colombe pasquali nei giorni scorsi. Quest’anno la produzione di colombe è cominciata dal 9 gennaio, «abbiamo avuto un solo turno - spiega Alberto Ricci, nuovo responsabile dell’unità produttiva di Ravenna - per un totale di 25 turni e complessivamente sono state prodotte circa 750mila colombe, quasi 5.000 quintali di prodotto, quindi in linea con la produzione dello scorso anno. Anzi, direi che abbiamo avuto un’ottima produzione e ogni anno ci impegniamo nel migliorarci».
Sono «circa una ventina le tipologie di colombe che vengono prodotte nello stabilimento di San Michele - ha sottolineato Ricci -, dal cellophane agli astucciati, ai canditi e senza canditi a quelle farcite al cioccolato o alla stracciatella, per arrivare poi a quelle a forma di agnello».
La colomba classica comunque rimane quella preferita dai romagnoli che la preferiscono a quelle più elaborate. La colomba tradizionale piace anche fuori dai confini italiani, soprattutto nell’Europa dell’Est: Romania, Bulgaria, Croazia.
ANDAMENTO POSITIVO
Nonostante le difficoltà del mercato (i dati parlano di una contrazione dei consumi interni da ormai vari anni), «grazie ad una politica di investimenti verso l’innovazione, aumentando riserca e sviluppo, e assumendo dei laureati ad hoc, siamo riusciti ad affrontare questi momenti di crisi con meno difficoltà rispetto ad altre imprese - analizza il presidente Graziani -. Anche nel 2014 abbiamo avuto una crescita di un paio di milioni di euro nel fatturato che ha toccato i 120 milioni di euro. Pure l’utile è migliorato rispetto al 2013 e l’occupazione è rimasta stabile: 270 dipendenti fissi, di cui circa 180 soci, che aumentano nelle ricorrenze: 80 persone per quelle natalizie e un po’ meno per quelle pasquali».
Le prospettive per il 2015 sono chiare: «Puntiamo ad una tenuta e a consolidare l’andamento dell’anno passato - sottolinea il numero uno della cooperativa -. Per raggiungere questo risultato in un mercato così difficile, continueremo la nostra politica di investimenti che porta un esborso di 5-6 milioni di euro l’anno per innovazione e nuovi macchinari».
IMPEGNO SOCIALE
La cooperativa è molto attiva sul territorio anche a livello sociale dove impiega ogni anno circa 300mila euro. «Abbiamo sia attività rivolte ai soci e altre rivolte alla comunità - conclude il presidente -. Per quelle verso la base sociale abbiamo avuto nel 2014 65 eventi tra attività ricreative, culturali, abbonamenti culturali per un valore di circa 130mila euro. Verso il territorio ci siamo impegnati con 390 eventi per un valore complessivo di 160mila euro». (c.f.)