Alla ricerca della legalità perduta: al Clan Destino si gioca con la corruzione
Una serata dedicata al gioco di ruolo che spiega la corruzione italiana, giovedì 12 marzo al Clan Destino. Un gruppo di ricercatori universitari con una missione: studiare l’illegalità per diffondere la cultura della legalità in Italia. Come? Con un gioco di ruolo. «Alla ricerca della legalità perduta» è un role game nato dal lavoro dei ricercatori dell’Università di Bologna Cristina Brasili, Jacopo Fanti, Alessandro Lubisco, Pierre Maurice Reverberi e del grafico Fabio Sera. Un magistrato, un poliziotto e un giornalista si battono per la legalità a Corruttopoly, dove è ambientato il gioco. Devono affrontare i casi più disparati e disperati: dalla malasanità al licenziamento per denuncia di corruzione, un po’ come in Italia. E infatti, tutte i casi di illegalità che si trovano nel gioco prendono spunto dalle recenti notizie di cronaca nazionale. Alla ricerca della legalità perduta è nato da uno studio sociologico del team di ricercatori bolognesi. Questo studio è stato poi raccontato in un libro con l’introduzione di Piercamillo Davigo, magistrato del pool di mani pulite.
Giovedì 12 marzo tutti gli autori del progetto presentano libro e gioco. Il programma: ore 19 Presentazione del libro con gli autori, ore 21si gioca a "Alla ricerca della legalità", alle 23.30 - Fine dei giochi e considerazioni finali da parte degli autori.
Per la serata Arbusto propone un menù speciale: Verburger (hamburgere vegetariano) con birra media o calice di vino a €10. Una serata imperdibile per imparare il valore della legalità divertendosi.