Max Giusti porta i suoi «2015 personaggi» all’Alighieri venerdì 20

«Se il pubblico sapesse quanto mi diverto a stare sul palco, mi chiederebbe i soldi del biglietto». Lo ribadisce di continuo, Max Giusti, che per fare il suo mestiere - diciamo il «comico», ma si potrebbe anche dire imitatore, conduttore, doppiatore e quant’altro - bisogna per forza divertirsi. E vedremo se lo confermerà anche il pubblico di Ravenna, dato che l’eclettico ex conduttore «dei pacchi di RaiUno» porterà il suo 2015 personaggi sul palco del teatro Alighieri venerdì 20 alle 21. Ovviamente 2015 è l’anno, ma i personaggi interpretati da Giusti non sono poi tanto meno.
«A bruciapelo in effetti non li saprei contare - dice il comico, raggiunto telefonicamente tra una data e l’altra della tournée - e non l’ho mai fatto. Saranno circa una sessantina».
Come li scegli?
«Diciamo che ci sono due grandi tipologie. Alcuni arrivano praticamente da soli, ad esempio Malgioglio e Lotito, mi sembrava incredibile che fossero alla ribalta ed era giusto imitarli. Sono legatissimo a questi personaggi, ma devo anche dire che hanno letteralmente invaso la mia vita. E’ diventata una specie di sindrome di Stoccolma...».
E gli altri personaggi?
«Gli sono quelli a cui lavoro appositamente per parlare di un certo tema, fare delle riflessioni o veicolare delle idee».
Nello spettacolo parli anche di crisi, economica e di coppia...
«Diciamo che io non parlo mai di me in prima persona, a costruire i miei spettacoli però sono gli incontri con i personaggi importanti della mia vita lavorativa, quello del mondo del calcio o dello spettacolo, ma anche della vita privata, come i genitori o la fidanzata. Le tematiche arrivano un po’ da tutte queste cose»
prosegue su setteserequi in edicola dal 20 febbraio