In crescita kiwi e pere, sulle mele pesa l’embargo russo. Bene lattuga e carote, male finocchi e patate

E’ un bilancio in chiaroscuro quello che al momento si presenta per le colture invernali della nostra provincia. Sono prudenti i rappresentati delle organizzazioni agricole ravennati nel tirare le somme, visto che la commercializzazione non è conclusa e tutto può ancora accadere. Per il kiwi, produzione di punta della frutticoltura ravennate con circa tremila ettari coltivati, unica produzione per cui si è registrato un incremento del 5% delle superifici, resta alta la fiducia nelle campagne. Secondo Gennaro di Tirro, vicepresidente di Copagri Ravenna «quella del kiwi rimane per ora la migliore performance tra i prodotti invernali, raggiungendo prezzi intorno ai 70-80 centesimi al chilo» che Di Tirro definisce «decorosi e ragionevoli».
Lo stesso non si può dire però delle mele «la cui volatilità dei prezzi è legata all’embargo russo» spiega Massimiliano Pederzoli, presidente di Coldiretti Ravenna. Secondo Di Tirro per le mele in particolare «i problemi di commercializzazione creati dall’embargo russo si vanno a sommare alle difficoltà di mercato già presenti in Europa quest’anno. C’è da augurarsi - aggiunge - che Russia e Cecenia trovino un equilibrio nei rapporti politici con accordi dignitosi che permettano di superare il conflitto e ristabilire normali rapporti commerciali in Europa».
Sta andando meglio, invece, per le pere «forse - secondo Pederzoli - la coltura che insieme al kiwi sta registrando la performance migliore in questa stagione così difficile».
Sul mercato del vino invece, i rappresentanti delle organizzazioni agricole non si sbilanciano. «Partito in sordina e con prezzi ai produttori decisamente bassi anche per via di discutibili importazioni dall’estero - afferma Pederzoli - pare che il settore si stia riprendendo, ma è troppo presto per fare bilanci».
Anche l’andamento delle orticole è disomogeneo e con parecchie incognite. «Al momento - spiega Danilo Misirocchi, presidente di Cia (Confederazione italiana agricoltori) Ravenna - i prezzi sono in rialzo per tutte le varietà di lattughe, radicchio e carote. Buona anche la tenuta dei cavolfiori».
Secondo i dati Cia, infatti, «si è registrato un generale equilibrio tra domanda ed offerta e le disponibilità sono risultate più contenute per effetto delle operazioni di selezione effettuate in campagna e per un aumento della domanda».
Anche per le ortive a frutto in serra si sta al momento registrando un costante aumento per tutti i prodotti. «La maggiore attività della domanda nel periodo a ridosso delle festività, prima, ed il ridimensionamento delle disponibilità a causa dell’andamento climatico, dopo - aggiunge Misirocchi - hanno determinato un trend ascendente dei prezzi. Sta andando male invece per finocchi e patate con oscillazioni al ribasso specie per le patate e la presenza di prodotto estero venduto a prezzi competitivi sui mercati nazionali. Il livello dei prezzi si conferma quindi decisamente inferiore a quello raggiunto nella passata campagna di commercializzazione».
Barbara Fichera