Sicurezza, più videosorveglianza, accese 16 nuove telecamere in centro

Faenza | 15 Novembre 2014 Cronaca
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Entro una settimana saranno in funzione sedici nuove telecamere per la videosorveglianza. Ad oggi manca solo l'ultimo collaudo. Quella che sta per concretizzarsi riguarda la chiusura del quarto step di un percorso che dal 2007 ha portato Faenza ad avere installato una cinquantina di occhi digitali. «La videosorveglianza - sottolinea il sindaco Giovanni Malpezzi - è l'intervento diretto più importante sul quale il comune può investire risorse in modo utile e proficuo a beneficio della sicurezza dei cittadini. I risultati ottenuti dalle forze dell'ordine attraverso l'acquisizione delle immagini non vengono sbandierate di frequente, ma l'utilità e i risultati sono dimostrati, senza contare poi la funzione di deterrenza».
Dalle aree maggiormente frequentate come la stazione dei treni alle vie del centro, comprese le piazze e i corsi, la rete di controllo digitale delle immagini, collegata a due centrali operative (Polizia di stato e Polizia municipale) copre gran parte della città in modo capillare. Per realizzare questa complessa architettura informatico-digitalizzata, ad esclusiva disposizione delle forze dell'ordine, in tutti questi anni, a Faenza, sono stati spesi circa 500mila euro. L'ultimo tassello della videosorveglianza ha visto l'installazione di tre telecamere in grado di leggere le targhe dei mezzi in transito all'altezza della rotonda di via San Silvestro, del cavalcavia in direzione Ravenna e della rotonda di via Forlivese. Altre tredici telecamere sono invece state installate in via Torricelli (2), in corso Saffi (3), in via Cavour (6) e al Fontanone (2).
Per quanto riguarda la cronologia e la copertura territoriale del progetto i primi due interventi, costati 160mila euro, hanno visto la messa in azione di ventiquattro telecamere nelle tre piazze (Popolo, Erbe, Molinella) e nei corsi del centro. Non ci si è dimenticati nemmeno di viale Baccarini che oggi è monitorato fino alla stazione dei treni.
Il terzo stralcio, reso operativo nel 2013, ha poi permesso alla città di avere ulteriori dieci sentinelle elettroniche. Con un investimento di 80mila euro, l'amministrazione è riuscita a coprire l'intero percorso di corso Garibaldi, a cui si sono aggiunte telecamere a palazzo Laderchi, nell'incrocio con via Manara, in via Tomba, piazza S. Francesco, all'incrocio con via Strocchi fino ad arrivare al viale delle Ceramiche, via Oriani, piazza Dante e l'incrocio con via Caldesi. Questo step ha visto l'utilizzo di telecamere capaci di ruotare su se stesse a cui se ne è aggiunta una con puntamento fisso installata all'interno del sottopasso pedonale sotto la ferrovia.
L'utilità e il continuo investimento sugli occhi digitali sta dando i risultati attesi. Oltre a rappresentare un forte deterrente le immagini registrate hanno permesso alle forze dell'ordine, in diverse occasioni, di riuscire a velocizzare le fasi investigative riguardanti eventi spiacevoli. Un esempio, tra i tanti, è l'aiuto dato dalle telecamere all'individuazione del responsabile degli attentati incendiari contro il municipio.
«Faenza - conclude il primo cittadino - in questi anni è stata all'avanguardia e la conclusione dei lavori relativi al quarto stralcio è la dimostrazione che questo impegno non è venuto meno. Questo impegno  proseguirà anche in futuro. Oltre ad ulteriori ampliamenti delle aree coperte occorrerà lavorare sull'aggiornamento tecnologico che oggi consente una qualità d'immagine migliore rispetto al passato». (Riccardo Isola)
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