Tanti nuovi progetti la faentina Mpr. Guarda il video per Nvidia

Faenza | 15 Novembre 2014 Economia
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«Questo autunno-inverno è un periodo di soddisfazioni e di una certa importanza per Mpr: veniamo dall’aver avuto la riconferma  di Nvidia per il budget Emea (acronimo di Europe, Middle East, Africa) e il primo evento in occasione di Lucca Comics ha stupito e ha raccolto anche un grande consenso di Nvidia America, grazie ad un 3D videomapping (una proiezione con tecniche particolari su edifici: il link al video sul sito www.settesere.it e sul nostro profilo Facebook; ndr) davvero coinvolgente». Così Roberto Rondinelli, numero uno dell’agenzia di comunicazione integrata faentina, racconta il primo dei nuovi progetti che stanno nascendo dall’alto potenziale creativo di Mpr. Nell’occasione Nvidia, leader nel settore del visual computing, ha presentato il suo nuovo Shield Tablet.
Oltre a questo l’impresa manfreda si è appena aggiudicata la promozione della Carnia per conto del Gal Euroleader, in collaborazione con la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia. «Abbiamo vinto la gara media della Carnia da Faenza, con un patrimonio culturale ed icastico particolare e diverso dal loro, segno che abbiamo colto al meglio le peculiarità di quel territorio», puntualizza Rondinelli.
Leader di progetto per entrambe le commesse è Valeria Bellini, che opera in Mpr dal 1993.
D’altronde all’agenzia faentina di comunicazione integrata l’esperienza nel settore della promozione territoriale non manca dopo aver lavorato per anni con Apt dell’Emilia Romagna, San Marino e soprattutto con Toscana Promozione, l’agenzia di promozione turistica della Toscana. «Abbiamo da poco sviluppato RomagnaApp per conto di Apt servizi Emilia Romagna - spiega -. La Riviera non sfrutta appieno tutte le proprie potenzialità. Propone un sacco di modi di pensare e vivere la propria vacanza: dal turismo prettamente balneare a quello basato sullo sport, il divertificio serale, mostre e cultura. E come si fa ad orientarsi in quest’offerta articolata? Con l’app, che schematizza ogni evento e permette a chiunque sull’asse della Riviera adriatica di  trovare ciò che lo appassiona. Otto app su dieci non funzionano, ma questa penso possa rientrare in quelle due che ce la fanno, perché abbiamo a che fare con un bacino di 5 milioni di persone che capitalizzano 22 milioni di presenze. Inoltre mette in contatto non solo domanda e offerta dal punto di vista degli eventi, ma anche dal punto di vista della ristorazione e del pernottamento».
Le potenzialità anche per l’entroterra sono notevoli, «quella che era definita l’altra Romagna visto che abbiamo milioni di turisti come bacino potenziale - continua Rondinelli -. Si è fatto avanti qualcuno per ragionare in questo senso? Non è mai successo perché le risorse sono già pesantemente convogliate. Ho l’impressione che non ci sia la visione strategica: si fanno molte cabine di regia che non dirigono nulla. E dire che basterebbe seguire l’esempio della Toscana. Pier Paolo Pasolini alla fine degli anni ‘60 scriveva: ‘Sono andato in Toscana e mi si è spezzato il cuore nel vedere così’ tanti casali diroccati’. Oggi sfido chiunque a trovarne uno in certe zone tipo il senese, il Chianti, ecc. Dieci anni fa in un convegno sul Sangiovese dissi che aveva le stesse potenzialità del Montepulciano, rimasero attoniti: abbiamo prodotti d’eccellenza tipici che potrebbero essere souvenir perfetti e distintivi. Oggi ad andare da Milano a Brisighella occorre più tempo ed è più costoso che andare da Milano a Londra. Abbiamo la Romagna che può sfruttare il marchio Toscana (essendo il nostro territorio definibile come ‘Romagna Toscana’) senza che nessuno ti possa dire nulla e non lo facciamo. Servono investimenti: dobbiamo attrarre ricchi investitori stranieri a partire da Germania, Gran Bretagna e Stati Uniti». Come succede da 40 anni in Toscana.
A livello personale è arrivata in questi giorni la conferma di Roberto Rondinelli alla guida di Confindustria Comunicazione della provincia di Ravenna. «Quello che ho fatto devono giudicarlo gli altri - conclude -, ma il fatto di essere stato rieletto penso possa essere un segno sufficientemente buono. Quando parliamo di comunicazione in questo territorio, dobbiamo tenere presente delle ataviche difficoltà che riscontriamo in questo settore, dovute al fatto che ci sono pochi grandi brand orientati al mondo del consumo, nonostante un’imprenditorialità molto diffusa. Abbiamo organizzato un evento in primavera sulla comunicazione in tempo di crisi, con la presentazione di importanti case history. Visto l’apprezzamento, probabilmente lo ripeteremo insieme ad altre iniziative. Come giudico Confindustria Romagna? La strada giusta da intraprendere. Al presidente Ottolenghi va riconosciuto un grande merito: quello di essere stato uno dei massimi promotori dell’unificazione romagnola, il che la dice lunga su una visione innovativa per rendere il tessuto industriale di questo territorio un comparto che possa pesare all’interno di dinamiche nazionali».

Christian Fossi
economia@settesere.it

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