A Modigliana c'è il kiwi, dall’antipasto al dolce

Non lo diresti con quel gusto aspro e quel colore verde acceso, ma il kiwi è un frutto che dove lo metti sta. Lo sanno bene a Modigliana, dove è vero in tutti i sensi, sia perché il frutto è stato letteralmente trapianto sui colli romagnoli da una buona trentina d’anni, sia perché alla sagra di domenica 16 lo si troverà servito anche negli antipasti, nei primi e nei secondi. «Non solo kiwi» torna quindi a Modigliana, anticipato sabato 15 da un evento culturale di rilievo, ossia il concerto «Cult-memorandum, canzoni d’amore, viaggio musicale tra pazzia e normalità», che si terrà al nuovo teatro dei Sozofili alle 21 con il soprano Federica Balucani e il pianista di casa Pape Gurioli, apprezzatissimo in tutto lo Stivale e non solo.
La sagra prenderà invece il via domenica 16 con uno degli eventi che, per quanto affine al kiwi, richiamano più persone e caratterizzano maggiormente la festa: la colazione con la trippa. Non c’è una vera radice tradizionale per questo autentico rituale gastronomico, ma i modiglianesi la trippa sanno cucinarla. «Ma soprattutto mangiarla – precisa, con gusto, Franco Albonetti della Pro Loco -. Ogni anno prepariamo oltre 50 chili di trippa che va immancabilmente tutta esaurita, e ci vuole un bello stomaco per mangiarla di prima mattina. Abbiamo due volontari in particolare che lavorano tre giorni per prepararla. E’ un’operazione lunga e faticosa, e credo sia per questo motivo che ogni volta che la si propone, anche in orari strani, poi finisce sempre per avere un gran successo, ormai sono pochissimi a farla in casa».
Alle 9.30 in centro partirà la grande fiera-mercato dei produttori agricoli locali, che esporranno i kiwi, certo, ma anche tanti formaggi e prodotti del sottobosco, dalle nespole alle azzeruole, tipiche di orti e cortili. Per questo la sagra si chiama «Non solo kiwi», ma sarà comunque il frutto asiatico (originario della Cina ma assurto addirittura a simbolo nazionale in Nuova Zelanda, prima di diffondersi anche alla nostre latitudini) il vero protagonista, anche nei ristoranti, nelle pasticcerie e nei bar, dove si farà a gara per studiare il dolce e il cocktail più buono e originale. Ma dato che il kiwi è ormai a tutti gli effetti una tipicità della sagra, è interesse della Pro Loco far capire quanto poi questo frutto sia versatile in cucina. «Al pranzo che serviremo al mercato coperto da mezzogiorno – spiega Franco Albonetti – il kiwi sarà in tutte le portate. Come antipasto serviamo una mousse di kiwi, fresca e ideale come companatico. Poi il kiwi lo serviamo molto morbido, al cucchiaio, sia con i tortelli che con la carne, arrotolata o arrosto. Specie col sapore dei primi si abbina molto bene. Non va mischiato, ma assaggiato prima, e rende il pranzo più speciale».