Dai canoni dell’affitto dei Pos alle commissioni sulle transazioni il mondo del commercio, già provato dal perdurare della crisi e del conseguente calo dei consumi, è in fibrillazione per l’introduzione della moneta elettronica che, allo stato attuale, «porterebbe un importante aggravio dei costi, soprattutto in alcuni settori - spiega Sara Reali, coordinatrice provinciale dei Faib Confesercenti -. Le categorie più colpite sono benzinai e tabaccai, ma la sofferenza non è solo la loro, bensì di tutto il mondo del commercio. Se vogliamo incentivare l’uso della moneta elettronica per diminuire il contante e gli episodi criminosi, non è giusto che tutto il costo debba ricadere sulle aziende come ora».
E’ per questo che, nell’ampio cartellone del mese del commercio, lunedì 10 novembre (con inizio alle ore 20.45), presso la sede della Confesercenti provinciale di Ravenna, si terrà un incontro dal titolo «Moneta elettronica, ma quanto mi costi?» con l’on. Giovanni Paglia (Commissione Finanze alla Camera), Rita Camporeale (Abi), Michele Rosati (Faib Emilia-Romagna), Celso Montanari (Assotabaccai) e moderato da Manuel Poletti (direttore setteserequi). «Un’attenzione ulteriore su questi temi ce l’ha chiesta con forza tutta la nostra base associativa - rafforza Roberto Lucchi, direttore provinciale di Confesercenti - e siamo stati ben contenti di inserire questo approfondimento all’interno delle tante iniziative del mese del commercio».
Oltre il danno la beffa: «Tabaccai e benzinai riscuotono per conto dello Stato accise e tasse - continua Reali -, ma questo servizio pubblico non viene preso minimamente in considerazione. In più, in questo periodo di crisi, i clienti fanno acquisti più frazionati, con meno soldi a disposizione, pagando molto più che in passato in contanti. Abbiamo passato periodi difficili con furti e rapine a ripetizione. Serve maggiore sensibilizzazione per questi settori».
«Oggi ricevere pagamenti con le carte di credito mette in condizione di ulteriore sofferenza le aziende, come se non bastasse il peso dei tributi - continua Reali -. Per questo abbiamo lavorato insieme all’on. Paglia che presenterà una risoluzione, approvata con la sola astensione del Movimento 5 stelle, che l’ha visto primo firmatario e che impegna il Governo a valutare come abbattere per legge i costi legati ai Pos. Le vie possono essere molteplici: mettere un tetto ai costi fissi, defiscalizzarli, sperimentare per dodici mesi la moneta elettronica senza costi di transizione per vedere quanto cresce il suo uso e altro ancora».
Insomma, nel caso ci sia la volontà politica, la mediazione si trova. «Siamo molto soddisfatti di questa risoluzione - conclude Reali - che è nata a Ravenna dal confronto promosso dalla nostra associazione coi parlamentari locali».

IL PROGRAMMA

«Moneta elettronica, ma quanto mi costi?»
Lunedì 10 novembre, ore 20.45
sala assemblee Confesercenti Ravenna (piazza Bernini 7)

Interverranno al confronto:
- On. Giovanni Paglia (Sel), membro della Commissione Finanze alla Camera, 1° firmatario risoluzione su Pos e transazioni bancarie
- Rita Camporeale, responsabile ufficio Sistemi e servizi di pagamento Abi (Associazione bancaria italiana)
Modera il confronto Manuel Poletti, direttore di setteserequi.
Saranno presenti:
- Michele Rosati, coordinatore regionale Faib Emilia-Romagna
- Celso Montanari, presidente nazionale Assotabaccai