Massimo Cagnazzo è entrato in carica al Comando provinciale dei Carabinieri di Ravenna

Ha sostituito il colonnello Guido de Masi che, dopo 4 anni , s'è trasferito al Comando Legione Bologna. Il tenente colonnello Massimo Cagnazzo,dal 23 settembre a capo del Comando provinciale Carabinieri di Ravenna, s'è presentato alla stampa, il 25 settembre, in una conferenza. 43 anni, sposato con figli, nato a Napoli è figlio e fratello di Carabinieri. Ha maturato vent'anni di esperienza sul campo soprattutto nel sud Italia (Terni, Reggio Calabria, Nocera Inferiore ed ultimo Napoli dove dirigeva il 10 battaglione carabinieri Campania) prima di approdare a Ravenna venendo a contatto con diverse realtà tra cui quelle dei clan camorristici. "In provincia di Ravenna vorrei continuare il mio lavoro sul filo del collega che mi ha preceduto e che stimo profondamente- ha commentato Cagnazzo- lavorando in sinergia con le altre forze dell'ordine e puntando, in primis sulla tutela del cittadino.Penso che il Carabiniere sia prima di tutto un operatore sociale il cui compito primario è stare a contatto con la gente, disponibile ad intervenire in caso di bisogno. E i cittadini, d'altro canto, sono il nostro occhio vigile sul territorio pertanto li invito a continuare a chiamare il 112 per segnalare situazioni, a loro avviso, potenzialmente pericolose". Particolare attenzione sarà rivolta alla droga e sopratutto ai giovani consumatori, vittime di un sistema più grande di loro "che vorrei capissero che, aqcuistandola non fanno che alimentare la criminalità comune fino a quella organizzata creando gravi scompensi per l'economia del paese". Cagnazzo ha, infine sottolineato l'importanza di avvicinare l'Arma al cittadino spiegando che, in determinate occasioni, aprirà i Comandi, la centrale operativa e il laboratorio agli studenti "perchè è importante he capiscano il nostro ruolo e che non ci percepiscano come 'distanti'". 'Operazione' già effettuata con buoni risultati a Napoli dove il Comando del 10 battaglione era a Scampia, nel cuore di un quartiere 'difficile' dove diverse volte gli studenti delle scuole del circondario sono andati in visita.