Coop. sociale Zerocento, Arianna Marchi presidente

Faenza | 14 Giugno 2014 Economia
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«Ad accomunarle è la passione per questo lavoro che, se fatto scrupolosamente come loro fanno ogni giorno, dà soddisfazioni enormi e ha ricadute sulla comunità immediate». Con queste parole, uno dei dipendenti della Zerocento, ci sussurra i tratti comuni di Arianna Marchi (nella foto a sinistra) e Valeria Callegari (nella foto a destra), nuova ed ex presidente della cooperativa sociale faentina che conta poco più di 500 lavoratori, di cui 462 soci, ed è capace di produrre un giro d’affari di oltre 16,2 milioni di euro. Si tratta di un cambio epocale: dopo 26 anni alla guida dell’impresa manfreda, Callegari, 58 anni di cui 28 spesi in cooperativa, lascia il timone alla vice presidente Marchi, 44 anni, da 26 in Zerocento, «dove ho fatto un po’ di tutto - racconta la nuova numero uno di viale delle Ceramiche -. Sono entrata come educatrice di nido e, quando abbiamo ottenuto l’affidamento totale, ho iniziato a coordinare. Passata all’ufficio, ho fatto la responsabile del personale, della qualità, della formazione, dei centri estivi prima di dirigere i progetti innovativi alla nascita nel 2001. Avevamo bisogno di diversificare e da quell’esperienza nacque la cooperativa sociale di tipo B ‘Prima Bi’ di cui sono presidente. Nel 2011 sono tornata a tempo pieno a dirigere l’area infanzia, il core business della cooperativa».
Si tratta di un cambio «all’insegna della continuità, programmato da anni e fatto in maniera graduale - spiega Callegari -. Lascio ad una persona capace che ho saputo apprezzare professionalemente e umanamente. Arianna conosce fin nel minimo dettaglio la cooperativa che in tutti questi anni ha avuto grandi cambiamenti. E’ un pezzo importante della mia vita: sono entrata che i miei figli andavano al nido, esco che sono diventata nonna e vado in pensione (il prossimo 31 luglio, ndr). Del cambio non sono preoccupata perché oltre alla presidente, c’è una squadra importante e ci sono tutti i presupposti per continuare a fare bene e affrontare le difficili sfide del futuro, dovute al mutare sempre più rapido della società e dei bisogni dei nostri utenti in tutte le fasce d’età: da zero a cent’anni».
I cambiamenti da affrontare sono dunque tanti e veloci. «Bisogna essere sempre più bravi a fare rete, sfruttare le sinergie e creare nuovi servizi», sottolinea Callegari. «Sperimentare sulle nuove esigenze con maggiore flessibilità è fondamentale per continuare a dare un servizio di grande qualità in maniera sostenibile - puntualizza Marchi -. Dobbiamo variare sempre modelli e servizi: non dobbiamo fermarci mai. Il tutto avendo sempre ben chiara la nostra missione: dare lavoro ai nostri soci e i migliori servizi possibili ai nostri utenti per rispondere ai loro bisogni. E’ chiaro che nel settore dell’infanzia non possiamo più pensare di offrire un servizio come quello di metà anni Settanta, pensato per una famiglia classica e con orari modellati sulle esigenze di chi lavorava in fabbrica. Oggi sono cambiati orari e tipologie del lavoro e spesso abbiamo famiglie mono genitoriali: il vecchio modello va rivisto continuando a fornire servizi educativi e non ‘parcheggi per bambini’. Anche i centri estivi, col calo degli investimenti pubblici e con l’aumento della platea che legalmente può organizzarli, sono in fase di cambiamento: abbiamo sempre più proposte diversificate con interessi culturali-educativi che si affiancano alla parte più ricreativa».
Ma per chi fa della qualità una bandiera, i costi sono inevitabilmente elevati. Per questo pesa la concorrenza sleale frutto anche della crisi, da parte di «chiunque si improvvisa ‘esperto’ per risolvere i bisogni nel settore infanzia e anziani - spiegano dalla Zerocento -. Per noi la legalità è indiscutibile e un valore imprescindibile. Forse questo è un problema sottovalutato anche dal pubblico che dovrebbe essere più incisivo nei controlli».
La prima uscita pubblica di Arianna Marchi da presidente sarà venerdì 11 luglio, quando a Faenza verrà presentato il bilancio sociale che verrà seguito da uno spettacolo di Pamela Villoresi nell’ambito del cartellone del «Masini estate» dal titolo «Il mio Coppi» all’insegna del pedalare nelle difficoltà, del ripartire e non mollare mai: un tema quanto mai azzeccato per il cambio al vertice. «Per noi il bilancio sociale è uno strumento di lavoro importantissimo per capire e superare gli aspetti più critici». Anche per questo il bilancio sociale verrà condiviso con i lavoratori e la collettività anche sabato 12 con una festa nel centro della città.

Christian Fossi
economia@settesere.it
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