Canone di locazione edilizia pubblica: il consiglio approva la proroga al 2014 per il pagamento
Nella seduta di ieri il consiglio comunale ha approvato all’unanimità la proroga per il 2014 della riduzione o esenzione dal pagamento del canone di locazione per gli alloggi di edilizia residenziale pubblica, quale misura di tutela alle famiglie assegnatarie di casa popolare che abbiano subito perdite parziali o totali di reddito da ricollegarsi alla crisi economica.
La delibera è stata illustrata da Giovanna Piaia, assessora alla Casa.
L’istruttoria delle domande e la concessione delle riduzioni o esenzioni saranno in capo ad Acer.
La riduzione o esenzione dovranno avvenire in base alla certificazione Ise/Isee 2013 o Ise/Isee simulata se riferita all’anno 2014, salvo conguaglio nel corso dell’anno 2015, a favore di nuclei che rientrino nelle seguenti condizioni: non devono già trovarsi collocati nella fascia di protezione; deve essersi verificata caduta del reddito per perdita del lavoro nell’anno 2013 o nel corso dell’anno 2014; l’instaurarsi della morosità non deve essersi verificata prima della caduta del reddito come al punto precedente; a decorrere dall’anno 2009 devono avere corrisposto regolarmente il canone d’affitto nonché tutte le spese correlate allo status di assegnatari di casa popolare; i componenti del nucleo famigliare devono essere alla ricerca attiva di un lavoro con dichiarazione di immediata disponibilità presso il centro per l’impiego; devono sottoscrivere l’impegno, qualora si verifichi una ripresa del reddito famigliare, a comunicare ad Acer la possibilità di corrispondere il canone come imputato ai sensi dell’ultima dichiarazione Ise/Isee, senza d’altra parte nulla pretendere per i mesi in cui il canone è stato condonato o ridotto e comunque salvo conguaglio da corrispondere nell’anno successivo.
Per dichiarazione di voto è intervenuto Nereo Foschini (Nuovo centro destra) dicendo che “si tratta di un atto rispondente a una esigenza reale alla quale era opportuno dare continuità di risposta visto che la situazione economica non è migliorata”.